Risorse poco umane: come non diventare vittime degli annunci truffa
Cercare lavoro… è un lavoro.
E se già di per sé è difficile trovare un’occupazione, come se non bastasse ci si deve proteggere dall’attacco dei truffatori. I ladruncoli che, tramite falsi annunci, hanno come unico obiettivo spillarvi tempo e soldi.
Dal momento che , secondo un sondaggio condotto dall’Università Cattolica di Milano, ormai il 67% dei disoccupati cerca lavoro su Internet, l'eventualità che qualche pesciolino abbocchi si fa sempre più presente.
L’obiettivo di oggi è fornire pochi e semplici consigli per evitare di cadere in trappole da Gatto e la Volpe. Ad alcuni potranno sembrare dettagli ovvi, ma vi garantisco che è molto facile incorrere in errori del genere quando si ha l’impellente bisogno di trovare un’occupazione.
Le dimensioni contano
Se l’annuncio è troppo breve e vi consente di diventare novelli Bill Gates in due settimane, la puzza di marcio è immediata. Se poi per ricevere ulteriori informazioni dovete chiamare Ivanka in Lituania, si farà addirittura pestilenziale.
Attenzione alla mansione
Fotocopie, caffè, creare il Taj Mahal con gli stuzzicadenti,guidare un team a cavallo. Insomma, cosa mi viene richiesto di fare precisamente?
Nell’inserzione dovrebbe essere descritta accuratamente la mansione che si andrà a svolgere. In seguito, dopo aver letto accuratamente l’annuncio, è buona norma chiamare direttamente l’inserzionista. Se non è presente un numero di telefono, non vale nemmeno la pena prendere in considerazione il lavoro.
Il vostro interlocutore anche al cellulare vi dà informazioni sommarie e poco dettagliate? Meglio evitare di fissare il colloquio.
Occhio alle tasche
Un vero lavoro ha come prerogativa fondamentale… l’essere pagati. Quindi lungi da voi società che fanno richieste di contributi economici per accedere all’impiego o di iscrizione a corsi di formazione a pagamento. O magari che cercano di convincervi che per accedere alla professione dei vostri sogni dovete necessariamente acquistare quella batteria di pentole. Tutti campanelli d’allarme, per voi e per i vostri portafogli.
Contratto alla mano
Molti datori di lavoro usano la formula a loro tanto cara: “Intantocomincia a lavorare, il contratto lo stiamo redigendo, te lo faremo firmare tra qualche giorno”. E poi il super mega direttore sarà sempre in una riunione iper importante in cui non deve assolutamente essere disturbato, fuori dall’ufficio o in ferie con la famiglia alle Seychelles.
Scripta manent. Anche se potrebbe sembrarvi prematuro, chiedete le condizioni generali di contratto già in fase di colloquio telefonico. E non mettete le vostre competenze a servizio di qualcuno prima di aver scritto un bell’autografo sotto un contratto degno di questo nome.
Se lo conosci, lo eviti
Anche se fossero presenti tutti gli elementi sopracitati è comunque importante conoscere la società che ha pubblicato l’inserzione ed eseguire vere e proprie ricerche tramite internet.
Se l’azienda presenta una buona online reputation e d è piena di commenti entusiasti dei suoi dipendenti, sicuramente sarete maggiormente predisposti a eseguire un colloquio per quella società.
Se invece si chiama Truffeonline Srl, fatevi due domande.
Ladri a pesca
Spesso, dopo aver inserito i propri dati, vi viene inviata sulla mail una conferma di registrazione a una non ben identificata piattaforma.
Occhio ai link presenti all’interno. Potrebbe essere un messaggio di phishing per pescare i vostri dati personali, relativi soprattutto a conti in banca o codici di accesso.
Lo stesso discorso vale per i messaggi provenienti dall’estero in cui vengono richiesti dati quali data di nascita, coordinate bancarie o codice fiscale. Ivanka potrebbe essere sempre in agguato.
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