Scegliere è naturale. Scegliere bene è un’arte

Punti di vista

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Il primo giorno  a Kyoto entrai in un ristorante e ordinai una tazza di tè verde con lo zucchero. Dopo una pausa, il cameriere disse: «Non si mette lo zucchero nel tè verde». 

«Lo so» risposi «Sono a conoscenza di questa usanza. Ma il tè mi piace dolce» In risposta, mi diede una versione ancora più cortese della stessa spiegazione. «Non si mette lo zucchero nel tè verde».

«Capisco»dissi «che i giapponesi non mettono lo zucchero nel loro tè verde. Ma io vorrei mettere dello zucchero nel mio tè verde».

"Sorpreso dalla mia insistenza, il cameriere andò a parlarne con il direttore. Poco dopo cominciò una lunga discussione, e alla fine il direttore venne da me e disse:«Sono molto spiacente. Non abbiamo zucchero () ». Beh, visto che non potevo avere il tè come lo volevo io, ordinai una tazza di caffè, che il cameriere mi portò subito. Sul piattino c'erano due bustine di zucchero".

 Comincia così il Ted Talk di Sheena Yyengar, psicologa statunitense di fama mondiale che di mestiere…analizza come le persone scelgono.  E, sulla base di questo, cerca di intuire se possano fare scelte migliori e più consapevoli e quanto le decisioni siano influenzate dalla cultura, dal paese e dalla società in cui viviamo.

L'appassionata studiosa, durante il suo intervento,  ci invita a riflettere sui nostri preconcetti. «Dal mio punto di vista americano, se un cliente pagante avanza una richiesta ragionevole basata sulle sue preferenze, ha ogni diritto di vedere la sua richiesta soddisfatta. Lo stile americano, per citare Burger King, è "come vuoi tu" perché, come afferma Starbucks, "la felicità è nelle tue scelte"».

La scelta individuale è sempre la migliore?

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Primo preconcetto: se una scelta vi riguarda, allora dovete essere voi stessi a farla. Questo è l'unico modo per assicurarvi che le vostre preferenze e i vostri interessi siano presi in piena considerazione. È essenziale per il successo. Chi compie la scelta è l'individuo. Le persone devono scegliere per sé, a volte in maniera testarda, a prescindere da cosa gli altri vogliano o consiglino. 

Tuttavia questo approccio lascia poco spazio all’interdipendenza o al riconoscimento della fallibilità dell’individuo. Che la scelta sia sempre e solo individuale può essere motivante, ma è un errore partire dal presupposto che per chiunque sia l'opzione migliore. Questo sulla base di numerosi esperimenti compiuti a riguardo.

Molte scelte (chiaramente la Yeengar parla lei parla per gli USA ma si può estendere ad una visione occidentale) sono dettate dalla visione specifica di una scelta.  Ciò che è comprovato in una determinata parte del mondo, viene ribaltata dall’altra.

coca cola-pepsi«Nell’Europa dell’Est ho intervistato persone residenti in paesi che una volta erano comunisti e che avevano affrontato la sfida della transizione verso una società capitalista e democratica. Una delle scoperte più interessanti è arrivata non dalla risposta a una domanda, ma da un semplice gesto di ospitalità. Quando i partecipanti arrivavano per le interviste gli offrivo una serie di cose da bere: CocaCola, Coca diet, Sprite... sette, per essere esatti. Ma loro percepivano solo una differenza: bibita gassata e non».

In realtà, molte scelte quotidiane sono tra cose che non sono poi tanto diverse tra loro. Il valore della scelta dipende dalla nostra abilità nel percepire le differenze tra le diverse opzioni.  In effetti, anche se tutti gli esseri umani condividono una necessità e un desiderio di base per la scelta, non tutti vediamo scelte negli stessi luoghi e con la stessa intensità. 

La difficoltà di scegliere

Quando qualcuno non riesce a vedere come un'opzione sia diversa da un'altra, o quando ci sono troppe opzioni da confrontare e soppesare, il processo della scelta può provocare confusione e frustrazione. Invece di fare scelte migliori, veniamo sopraffatti dalla scelta, a volte addirittura spaventati. 

La scelta non offre più delle opportunità, ma impone dei fardelli. Non è più portatrice di libertà, ma provoca l'oppressione da parte di piccolezze senza valore. 

Consiglio vivamente la visione di questo Ted Talk per avere una prospettiva più approfondita  a riguardo.

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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