Se YouTube influenza le abitudini alimentari
Youtuber e cibo
Avevate mai pensato che il celebre canale di video sharing potesse influenzare l’alimentazione di bambini e adolescenti?
Eppure una ricerca firmata dall’Appetite and Obesity research group dell’Università di Liverpool e presentata all’ultimo congresso sull’obesità tenuto a Vienna, ha svelato che assistere a sequenze in cui gli youtuber fagocitano di tutto (spesso sponsorizzando ciò che mangiano) può spingere al consumo spropositato di junk food.
Una volta era la televisione a macchiarsi di quest’onta, ma risulta che gli spot pubblicitari abbiano oggi meno influenza delle star di Internet. L’organizzazione della pubblicità, il fatto di essere separata e segnalata, abbassa i tassi di visione e comunque introduce una sorta di distacco.
Gli influencer mangioni invece…influenzano eccome!
L’esperimento
Il nesso fra i problemi di peso dei giovani e i modelli social che seguono è forte. Quattro milioni di iscritti YouTube sono stati al centro dell’indagine anche se sotto forma di profili Instagram.
Centosessantasei bambini tra i 9 e 10 anni sono stati sottoposti alla visione di youtubers che promuovevano cibo spazzatura e altri che invece promuovevano snack sani.
Una fase preparatoria necessaria per poi concedere ai bambini la scelta di uno snack fra quelli salutari e quelli pieni di grassi. Quelli che erano stati sottoposti alla visione dei cibi peggiori hanno consumato molte più calorie degli altri.
Obesità infantile
La situazione è grave e non è certo imputabile solo agli youtuber. Nel mondo bambini e adolescenti obesi sono circa 120 milioni, almeno per capire la mole del fenomeno. E poi basti pensare che nel 1975 l’obesità infantile era inferiore all’1% della popolazione e oggi sfiora l’8% per i maschi e il 6% per le femmine.
Inutile scagliarsi contro le nuove piattaforme di comunicazione ma certo, dopo lunghe battaglie contro l’avvelenamento dei media tradizionali, l’idea che prodotti di un certo tipo possano circolare senza spesso essere nemmeno segnalati come inserzioni pubblicitarie nelle clip di alcuni fra i personaggi più amati dai ragazzini lascia l’amaro in bocca.
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