Sharryland, l’app che sostiene il turismo “a casa tua”
Cosa si fa il finesettimana?
Soprattutto in estate, già dal lunedì si comincia a pensare alla prossima meta del weekend. E dal 2018 in poi, causa Covid e ahimè, anche minori entrate, un più 20% del popolo nazionale sceglie la gita fuori porta in giornata, massimo con un pernottamento.
In tante piattaforme hanno captato l’esigenza e la conseguente domanda di una certa tipologia di turismo e hanno elaborato un sistema che connettesse i turisti alle associazioni, ai privati o agli enti che gravitano nel settore del turismo esperienziale.
La risposta più esaustiva è evidentemente arrivata con Sharryland, nata nel novembre 2017, che aggrega tutte le proposte paesaggistiche e non del territorio italiano, soprattutto quelle meno scontate.
Una panoramica chiara di luoghi ed eventi, con dettagli su chi organizza, eventuale costo, tipologia di tour, esperienza, numero di partecipanti.
Come funziona Sharryland
I “tre di Sharryland”, Luigi Alberton, Maria Cristina Leardini e Paolo Bernardini hanno come obiettivo valorizzare i territori secondari e la creazione di occasioni di incontro, accorpando in un’unica piattaforma tutte le informazioni che si trovano sul web senza soluzione di continuità.
Le esperienze e i luoghi proposti sono al di fuori dei soliti giri, alla scoperta di strutture, paesaggi e monumenti insoliti.
«Forniamo strumenti innovativi e aggreganti non solo a chi cerca idee e ispirazioni per il tempo libero, ma anche a chiunque voglia promuovere le meraviglie nascoste d’Italia. A chi dà impulso all’incontro tra le persone e mette in campo i suoi talenti per offrire esperienze di qualità. A chi intende creare reti tra le tante realtà d'eccellenza che quotidianamente si spendono per la tutela e la valorizzazione dei loro territori» spiega Alberton.
La “Mappa delle Meraviglie”, come viene denominata sulla piattaforma, è pubblica e liberamente consultabile senza obbligo di registrazione; mediante account gratuito, invece, gli utenti possono diventare “Sharrylander”, ovvero trovare ispirazioni “su misura”, utilizzare gli strumenti social per condividere le loro meraviglie, foto e commenti, incontrando persone con gli stessi interessi o accedere a servizi utili nelle vicinanze. L'utente può, così, essere al tempo stesso fruitore e creatore di contenuti.
«Vogliamo creare una grande mappa delle meraviglie d'Italia. Siamo alla ricerca di storyteller da tutta la penisola, che sappiano raccontare i loro luoghi del cuore» afferma Leardini.
Il business model di Sharryland
Gli introiti della piattaforma si basa su varie fonti. I servizi adv, di pagamento per prenotazioni e acquisti, su cui SharryLand ha una percentuale a ogni transazione, e di big data analytics, ma anche accordi e sinergie, come quella con Fondazione Cariplo.
Una cinquantina di piccoli investitori hanno inoltre già sottoscritto in aumento di capitale di 650mila euro. Gli operatori economici pagano, infatti, un abbonamento annuale di 50 euro per i servizi della piattaforma e una tassa del 5% sul valore delle transazioni.
È stata inoltre creata una nuova piattaforma chiamata Sharrygoal, app correlata a Sharryland che dovrebbe aiutare a verificare e a trovare mezzi pubblici e non per arrivare ai luoghi prescelti.
«Il prossimo passo sarà quello di diventare glocal. Rilasceremo presto la versione multilingua della piattaforma per i turisti stranieri, e metteremo così in relazione i professionisti e i prodotti del nostro Paese con il resto del mondo».
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