Soffri di sindrome da burnout? Se sì, ecco come affrontarla

Corsa a ostacoli

Due, a volte anche tre lavori, palestra, corso di lingua o cucito. E magari aggiungiamoci anche un po’ di necessaria vita sociale con amici e partner.

Le 24 ore di una giornata sembrano scorrere sempre troppo velocemente. L’importante è non perdere mai tempo, sfruttare ogni minuto a disposizione, finché non stramazziamo sul letto per la stanchezza. 

Come se ci fosse costantemente qualcuno con una pistola puntata alle spalle che ti impone di correre, sbrigarti, muoverti, vincere la corsa

Ma vincere la competizione con chi, e perché a questi ritmi? 

Semplicemente, non lo sappiamo. Perché non ci fermiamo mai ed evitiamo di farci domande.  E così, rischiamo di andare in burnout

Il nome di questa sindrome negli anni è diventato sempre più familiare. In italiano potrebbe essere tradotto come "sindrome da sovraccarico". È una condizione in cui ci sente letteralmente “bruciati”, consumati come la testa un fiammifero, dal fuoco degli impegni e dell’iperproduttività. 

Un affaticamento che da mentale diventa irrimediabilmente fisico, portando a un aumento di malattie cardiovascolari e di disturbi quali psoriasi, emicranie o tante altre problematiche. 

Segnali della sindrome da burnout

In generale ci sono alcuni segnali per capire se sei andato o stai andando n burnout.  

  • Sei diventato più pessimista e cinico, sia verso gli altri che verso te stesso. Sei tendente alla negatività e al disfattismo, come se una piccola voce nella testa ti dicesse “Tanto, qualsiasi cosa faccio, non andrà bene”.  
  • Tendi ad avere meno fiducia negli altri, in cui vedi una minaccia e non più un’opportunità, diventando sempre più ossessionato dal puro risultato, senza “goderti” il percorso o notare i pregi di chi ti circonda.  
  • Ti senti solo contro il mondo e litighi più spesso con chi ti sta vicino, pensando di essere l’unico a star provando determinateemozioni. Non ti senti più in connessione con nessuno e questo porta a un isolamento sempre maggiore.
  • Vorresti dire basta a tutti questi impegni ma hai paura di non riuscirci e restare solo con i tuoi pensieri, che magari non riesci a gestire. E che devi subito “scacciare” in vista del prossimo obiettivo. 
  • Non riesci a godere dei risultati che ottieni né delle piccole cose della vita: una cena fuori, una passeggiata con il partner, una giornata a contatto con la natura. E anche quando ottieni dei risultati importanti, non riesci a dare il giusto valore.  
  • Hai meno autocontrollo e le tue dipendenze sono più forti. Tendi a mangiare, bere o fumare di più, e la concentrazione diminuisce. In pratica vivi con distrazione, senza essere presente a te stesso.  

Come contrastare la sindrome da burnout? 

La nostra soluzione al burnout è provare a fare più cose possibili contemporaneamente, seguendo il ragionamento del "se ho tanto da fare, devo darmi da fare".

Viviamo così nell’illusione del multitasking, ovvero del riuscire a fare più cose contemporaneamente. 

Ma, dal momento che non hanno ancora inventato il dono dell’ubiquità, è fondamentalmente impossibile. Quindi non si fa altro che passare da un compito all’altro, con il risultato di stancarci inutilmente e fare tutto male. 

Anche se alll’inizio proverai ansia pensando di star perdendo tempo, l’obiettivo è proprio rendersi conto che non si può fare tutto. 

Non si possono avere relazioni significative con tutti, ci si può prendere un carico di impegni lavorativi limitato e non ci si può assumere troppe responsabilità.

In breve? Sarai costretto a dare priorità a ciò che ti interessa maggiormente o a chi lo merita davvero. 

 

di Irene Caltabiano

 


 

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