Stare meglio: siete i migliori psicoterapeuti di voi stessi
Un bambino può insegnare sempre tre cose a un adulto:
Essere contento senza motivo
Essere sempre occupato a far qualcosa
Pretendere con ogni sua forza quello che desidera
(Paulo Coelho)
Se ci si sente depressi, ansiosi o infelici esistono due regole.
Primo: incolpare la propria madre :D
Secondo: non se ne esce SOLO facendo psicoterapia.
Metodi alternativi
Shinrin-yoku.
Tempo fa mi sono imbattuta nella lettura di una ricerca giapponese (i giapponesi stanno sempre avanti) che spiega come il contatto con la natura sia un toccasana per guarire stati depressivi e ansiosi.
Loro, i giapponesi, la chiamano “Shinrin-yoku”, ovvero «bagno nelle foreste».
Spiegano come immergersi nella natura incontaminata con i soli suoni che offre, abbia l’enorme vantaggio di combattere stress, ansia stanchezza, depressione, malumore, supersayan e estranei oltre la barriera!
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Di fatto, c’è anche uno studio dall’Università del Queensland (UQ) e dall’ARC Centre of Excellence for Environmental Decisions (CEED) che afferma che trenta minuti a settimana già apportano notevoli benefici allontanando minaccia di malattie organiche e psicologiche!
I giapponesi, tuttavia, non hanno scoperto nulla di nuovo. La generazione di chi ha i nonni degli anni Venti ha certamente sentito parlare delle domeniche sulle montagne a cantare e bere (dite che cantavano perché bevevano?) e di quanto fosse bello.
Mi fa pensare a Virgilio e alle sue bucoliche e di come i pastori si immergessero nel loro locus amoenus felici come una Pasqua!
Meditazione
Ora anche le neuroscienze ci confermano come la meditazione abbia effetti benefici sul cervello. Non ci credete? L’ Università di Oxford ha dimostrato quanto sia un’efficace arma per combattere le ricadute dopo una depressione.
In particolare, la tecnica che combina la terapia cognitiva con la meditazione, insegna a riconoscere il funzionamento della propria mente e dei propri pensieri, con lo scopo di rispondere in modo costruttivo ad eventuali loop di negatività.
Meditate gente, meditate!
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E poi c'è il buddismo
Perché la prima immagine che vi è venuta in mente è un vecchio rasato a zero con una tunica arancione? No, non dovete rinunciare alla vostra chioma. Si tratta di pensare più a una filosofia di vita, che una religione.
La grande forza del buddismo sta nell’affermare che tutti i contenuti di una mente nevrotica, possono trasformarsi in materiale per l’illuminazione. Dopo aver raggiunto l’Illuminazione (beato lui), il Buddha impartì numerosi insegnamenti, con lo scopo di individuare la via adatta a tutti per raggiungere la serenità.
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L’enfasi nel buddhismo è infatti rivolta alla comprensione e al controllo della propria mente. L’obiettivo del sentiero è la completa liberazione dalla sofferenza (facile no? :). La liberazione, però, può avvenire attraverso una grande motivazione e seguendo i metodi proposti dal Buddha. Per chi non avesse soldi e ferie per stare almeno 7 anni in Tibet, allora vi consiglio il libro di Cesare Giacobbe "Come diventare un Buddha in cinque settimane. Bel libro!
Se siete scettici.
Se questi metodi non vi convincono ci sono sempre il buon vecchio shopping compulsivo o le classiche sbronze perdi-sensi. Attendo di sapere per cosa opterete!
di Sara Salini
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