Stiamo sbagliando bersaglio!
29.10.2015 11:55
I diritti dei gay sono un compito del governo e del parlamento
Tuona Roberto Saviano e sostiene che stiamo sbagliando bersaglio!
Che paese è il nostro?
Un paese in cui se incontri per strada una coppia gay ti senti imbarazzato e a disagio nella migliore delle ipotesi, nella peggiore c’è chi si sente autorizzato a prenderli in giro ed all’occorrenza a pestarli come se fossero delinquenti della peggiore specie.
Un paese in cui se incontri per strada una coppia gay ti senti imbarazzato e a disagio nella migliore delle ipotesi, nella peggiore c’è chi si sente autorizzato a prenderli in giro ed all’occorrenza a pestarli come se fossero delinquenti della peggiore specie.
Un paese che si definisce cattolico!
Che però non guarda alla persona come tale ma la giudica per quello che fa e se quello che fa è diverso diventa amorale, addirittura pervertito, o peggio, deviato mentale.
Che però non guarda alla persona come tale ma la giudica per quello che fa e se quello che fa è diverso diventa amorale, addirittura pervertito, o peggio, deviato mentale.
Un paese che li rifiuta facendo in modo che debbano scappare all’estero per poter essere felici!
E’ chiaro che il modo di pensare delle persone può iniziare a cambiare, ma l’imput e l’esempio deve partire dallo Stato attraverso l’emanazione di leggi nuove che appunto riconoscano i diritti gay.
E’ chiaro che il modo di pensare delle persone può iniziare a cambiare, ma l’imput e l’esempio deve partire dallo Stato attraverso l’emanazione di leggi nuove che appunto riconoscano i diritti gay.
E’ quello che pensa Roberto Saviano a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che annulla le trascrizioni dei matrimoni gay al comune di Roma.
Attraverso un articolo sulla sua pagina Facebook dichiara:” non sono d'accordo con chi attribuisce responsabilità al solo giudice del Consiglio di Stato relatore della sentenza".
Da lui (anche se la sentenza è collegiale) si pretendeva un atto di coraggio: da lui (o meglio da un collegio) che ha scritto una sentenza "in punta di diritto".
Eppure noi abbiamo un governo: fatto di parlamentari.
Sono loro a doversi occupare dei diritti civili. Sono loro a dover legiferare in modo che non vi siano dubbi, in modo che non si debba interpretare alcuna legge in maniera progressista o conservatrice. In modo che tutti i cittadini, a prescindere dall'orientamento politico, sessuale ed eventualmente religioso abbiano gli stessi doveri e possano godere degli stessi diritti.
Sono loro a doversi occupare dei diritti civili. Sono loro a dover legiferare in modo che non vi siano dubbi, in modo che non si debba interpretare alcuna legge in maniera progressista o conservatrice. In modo che tutti i cittadini, a prescindere dall'orientamento politico, sessuale ed eventualmente religioso abbiano gli stessi doveri e possano godere degli stessi diritti.
Ciò che voglio dire è che stiamo sbagliando il bersaglio: non dobbiamo chiedere a un giudice di stabilire se il matrimonio contratto da due persone dello stesso sesso sia legittimo, ma dobbiamo pretendere che chi ci governa lo renda finalmente tale.”
Voi che ne pensate?
Alle soglie del 2016 l’Italia non si è ancora adeguata alla legislazione degli altri paesi del mondo.