Stop a mele avvelenate e colf sfruttate. Oggi vince l'anti-principessa
Ragazze, scrivo questo pezzo per l’intero genere femminile.
Ma non solo. Il femminismo non interessa più soltanto suffraggette o alle donne più emancipate. Fortunatamente, oggi anche i padri delle nuove piccole donne sono orgogliosi di vederle diventare indipendenti e forti.
Di fatto, nella nostra lunga infanzia, i modelli proposti dai cartoni animati con cui siamo cresciute erano piuttosto, come dire, discutibili?
Tuttavia possiamo anche perdonare zio Walt. In fondo le principesse proposte dai classici Disney sono donne che rispecchiano il contesto in cui le storie vengono proposte.
Parliamo dei primi anni del '900, per cui le protagoniste delle fiabe sono donne fragili ed indifese, aspettano il principe che possa togliere loro le castagne dal fuoco e si inquadrano nel perfetto stereotipo di donna dell’epoca.
Biancaneve e Cenerentola (le più “anziane”) incarnano perfettamente il ruolo. Quindi ogni volta che una bimba guarda Biancaneve, o Cenerentola, una suffragetta si rivolta nella tomba e una femminista muore!
Femminismo significa uguaglianza, non odio per gli uomini
Le principesse
In primis Biancaneve fronteggia una serie di peripezie per aggiudicarsi il famigerato titolo di... più furba? Più intelligente? No, ma più bella del reame (reiterando l’idea che essere belle in fondo sia un merito).
Finisce a casa di sette uomini e li convince a farla restare con il buon vecchio trucco dell’inquilino in casa di studenti che vuole far capire di essere il candidato giusto. Ovvero? «Faccio tutto io in casa! Cucinare, rassettare, pulire (gratis naturalmente) e altre cose da “femmina” (sigh)».
Con Cenerentola tocchiamo però i più alti livelli di fastidio.
L’unica capace di farsi schiavizzare da ospiti in casa propria e non si lascia sfuggire mai neanche un’ imprecazione! Una donna che fa della gentilezza ad ogni costo il suo tratto distintivo a discapito... beh a discapito di tutto. Persino i topi in soffitta avevano almeno un sindacato!
Manco a dirlo, l’unico modo per uscire da quella situazione è litigarsi un po' il partito migliore del regno con le sorelle (che tanto non la spuntano perché sono racchie) e partire per andare a casa di lui che è sempre più figa e lussuosa rispetto alla condizione di partenza!
Anti-principesse
A ben guardare durante la mia infanzia, scandita da lunghi pomeriggi di libri e film, ho incontrato diverse eroine che di fatto deviavano molto dalla classica principessa in attesa di essere salvata.
Lady Oscar, Belle de La Bella e la bestia, Buffy, Xena, Fantaghirò, Merida. Mi sentivo sempre molto attratta da queste eroine che non volevano sottostare al prestabilito, all’ordine fisso delle cose. Motivi per cui le anti-principesse sono vere femministe.
I Love Mum, mai più scegliere tra famiglia e lavoro
Controcorrente e precorritrici dei tempi
Giovani principesse ribelli, anticonformiste, rifiutano il ruolo di dama imposto dal “papi” e dal mondo in cui vivono. Leggono (incredibile!), disobbediscono alle imposizioni, non rammendano, non piangono, rifiutano di sposarsi per convenienza con principi dei regni limitrofi e prediligono la propria libertà. Merida (dal film “Ribelle”) principessa scozzese, ama passare le sue giornate a cavallo e a tirare con l’arco. Pur di non sottostare alle regole imposte (dalla mamma in particolare) la fa trasformare in un orso! :)
Coraggio
Nonostante il ruolo non glielo imponga, prendono in mano le situazioni e si dimostrano abili, intelligenti e coraggiose. Fantaghirò, parte per battere Romualdo, re (per niente brutto) di un regno vicino, da anni in guerra con il suo.
In barba alla faccia memorabilmente scettica del padre quando la vede partire, si traveste da uomo e dimostra a tutti che lei, e solo lei sta bene con quel taglio di capelli. Senza dimenticare che sconfigge la sacra bestia!
Ingegno
L’arma che davvero le contraddistingue è il cervello! Basta con le donne più ingenue che capellute! Basta Biancaneve che mangia qualunque cosa le venga proposta da ambigue vecchiette, basta Cenerentole che diventano colf sfruttate in casa propria, basta stare agli arresti domiciliari!
L’anti principessa che mi viene in mente è Xena. Xena ha il dono dell’onniscienza, sapeva veramente tutto! Proprietà di erbe, situazioni geopolitiche mondiali, uso e abusi di barbabietole da zucchero e strategie militari che Napoleone levati proprio.
Siamo i nostri principi azzurri e le nostre fate turchine
Accettazione
Il messaggio vero delle anti-principesse è che il principe (ma per forza un principe nullafacente e cresciuto nella bambagia?) può amarci per ciò che siamo, non per ciò che ci si aspetta da noi.
E dobbiamo fare tesoro di questi anti-stereotipi che finalmente ci fanno vedere l’alleanza fra donne non finalizzata alla conquista dell’uomo (tipo la fata madrina che ti fa bella con la magia così piaci al principe) ma si alleano per insegnarci a credere in noi stesse.
La strega bianca (in Fantaghirò) per esempio, ha un ruolo sovrapponibile alla fata madrina di Cenerentola, ma lontanissimo. La differenza è che rappresenta qui, una guida saggia che insegna sì a combattere, ma anche a dominarsi e a credere in sé stessa (una antesignana di Yoda).
Insomma, invito a riflettere, le mie coetanee trentenni di oggi che come me, sono cresciute con diversi modelli cui ispirarsi, sta a voi scegliere: volete essere quella che viene salvata o quella che SI SALVA?
di Sara Salini
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