Taskhunters, la startup delle persone “troppo indaffarate”
Nasce una startup che mette in contatto le persone oberate di lavoro con gli studenti
La vostra giornata è talmente piena da non riuscire a fare la fila alla posta o montare i mobli acquistati? Tu studente, vuoi guadagnare qualcosa senza gravare troppo sulla famiglia? Rivolgetevi a “Taskhunters”, un’app che vi metterà in contatto e risolverà i vostri problemi.
Gli studenti che tra un esame e l’atro decidono di lavorare non sono più un eccezione, vogliono rendersi autonomi dalle famiglie ed in più iniziare il loro ingresso nel mondo del lavoro prima della laurea. Ed è qui che entra in gioco la tecnologia e Taskhunters.
Come funziona
I privati “che non hanno tempo” postano le proprie esigenze sull’app al prezzo e alle condizioni che ritengono più adeguati, scegliendoli tra più categorie. Gli studenti possono offrirsi per svolgere queste attività, accettare la ricompensa prefissata o contrattare un importo più elevato. Chi ha richiesto il lavoro da svolgere può scegliere a chi affidarlo.
Tra i lavori più richiesti ci sono la spesa al supermercato, il personal shopper, il pet care, i traslochi, il ritiro di certificati e le commissioni in posta, i ritiri dei visti dalla tintoria, le faccende domestiche, l’assemblaggio di mobili, le lezioni private (musica, lingue, ripetizioni), il graphic design e l’assistenza informatica.
Com’è nata l’idea
L’idea è nata da due giovani trevigiani entrambi con un bagaglio di significative esperienze lavorative all’estero.
Il loro passato da studenti “squattrinati” è stato la loro ispirazione:” In queste fasi della nostra vita abbiamo avuto sia la voglia di cercare dei lavoretti per autofinanziarci sia la necessità di delegare mansioni a terzi. Confrontando le nostre esperienze personali, ci siamo accorti che con una piattaforma capace di mettere in contatto gli studenti con dei privati cittadini oberati di lavoro avremmo potuto creare un modello di business funzionante, oltre che migliorare sensibilmente la vita a un po’ di persone”.
Ad oggi
A quasi un anno dal suo lancio, a Milano, Taskhunters (app per iOS e Android e presto sito web) può contare oltre 11mila iscritti, 1.135 tasker (profili di studenti) verificati e 850 task (ossia le aziende che pubblicano una richiesta o un compito) aperti.
A inizio maggio erano 8.000 gli iscritti, con 700 studenti e 500 i task. In più, nei primi 37 giorni di campagna di crowdfunding il servizio è sbarcato nella città di Torino, ha registrato 800 nuovi iscritti e ha lanciato la versione Beta di Taskhunters for business, già testata da una trentina di aziende.
Insomma risultati più che soddisfacenti come dichiara Lorenzo Teodori:“Siamo veramente soddisfatti per la crescita straordinaria di Taskhunters in questo ultimo mese e stiamo ricevendo migliaia di richieste per attivare il servizio in molte altre città italiane”.
Simona
Blogger indaffarata