The nero: cosa sapere?
Il the nero
Così come il verde, proviene dalla pianta denominata “Camelia sinensis”.
Si ottiene dall’ossidazione delle sue foglie, con conseguente perdita di alcune famiglie di polifenoli, presenti invece naturalmente nelle foglie verdi.
Perché consumarlo?
Il the è una bevanda davvero antica e preziosa e in Giappone rappresenta una forma di arte vera e propria. Pensate che è la bevanda più consumata al mondo, dopo l’acqua.
Potere antiossidante
Il the nero ha diverse proprietà benefiche sul nostro organismo. Contiene circa 200 mg di flavonoidi per tazza, che presentano un’importante azione antiossidante. Questa proprietà si manifesta con la capacità di inibire la generazione di radicali liberi, eliminandoli.
The nero e malattia coronarica
Il consumo di flavonoidi potrebbe ridurre il rischio di malattia coronarica (CHD) attraverso una serie di meccanismi.
In primo luogo, la capacità antiossidante dei flavonoidi può migliorare la funzionalità dell’endotelio, che riveste i vasi sanguigni, abbassando cosi lo stress ossidativo.
Ciò si riflette sul tono vasomotorio, sull'attività piastrinica, sull'adesione dei leucociti.
Pertanto, studi scientifici sull'uomo hanno dimostrato come i flavonoidi del tè nero migliorino la circolazione coronarica.
È stata trovata, infatti, una chiara evidenza per la malattia coronarica, in cui l'assunzione di più di 3 tazze al giorno, fossero correlate alla riduzione di tale rischio.
Fa bene anche alle ossa?
Vi sono anche ulteriori prove, che suggeriscono, inoltre, un effetto positivo nel consumo di tè nero sulla densità minerale ossea. Esistono diverse prove a sostegno del contributo del tè sulla protezione contro la carie dentaria.
Altre proprietà
Oltre a quanto detto, il the nero contiene tannini, sostanze dall’azione astringente, e che quindi agisce in situazioni di diarrea. Infine per la presenza di sostanze stimolanti e nerivìne manifesta proprietà eccitanti e diuretiche.
Controindicazioni
Attenzione, perché contiene ossalati, e come abbiamo più volte suggerito in questi casi, è bene non consumarlo se si soffre di calcoli renali.
Di recente è stata diffusa la notizia della presenza in commercio di foglie di the nero con pesticidi e metalli pesanti.
Ad oggi però, l’allarme è cessato.
Il mio consiglio? Scegliere, in questo caso, per essere sicuri un alternativa di origine biologica.
E ricordate: da oggi la salute viaggia dal web alla vostra tavola!
di Marina Putzolu
Biologa e nutrizionista
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