Un font per dislessici?L'idea italiana che piace a Microsoft

Times New Roman, Arial, Georgia.

font-1Avete mai riflettuto sul perché usiamo un font piuttosto che un altro? Le funzioni del carattere sono principalmente chiarezza e facilità di comprensione. Ma non tutti leggiamo allo stesso modo.

Ecco perché Federico Alfonsetti, dinamico sessantenne, ex piccolo editore, qualche anno fa ha deciso di riprendere una sua vecchia passione e creare un font che facilitasse i dislessici nella lettura. 

Normalmente chi non ha questo problema intuisce la parola e segue nella lettura. I dislessici invece decifrano lettera per lettera e successivamente mettono insieme il significato del termine. E più il font è difficile, più sono lenti a decifrare il testo.

Cosa cambia?

easy-reading-8«Leggere con Easy Reading equivale ad un miglioramento pari ad un anno di lettura» racconta Alfonsetti « perchè  è strutturato in modo da evitare lo scambio percettivo tra lettere simili per forma ed effetto affollamento percettivo, che è ciò che crea difficoltà nei dislessici».

 

Il font è stato testato su oltre 600 studenti di quarta elementare della provincia di Prato e il risultato è stato subito un successo. È stato in seguito scelto dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano e da quella Einaudi. 

Università, scuole, Slow Food, Pearson Italia, De Agostini, fino a casa Oz di Torino stampano con quel font. L’ultimo riconoscimento ufficiale è arrivato dal Miur, che lo ha premiato per la bellezza del design e per l’utilità.

La creatura del signor Alfonsetti ha duqnue scavalcato la frontiera approdando al sito Monotype corporation, la più prestigiosa multinazionale in ambiente tipografico. A sostenere Easy reading anche al di là dell’Atlantico uno tra i gli studi più prestigiosi: Finnega, Faraboe & Dunner, Lp.

"Complicare è facile, semplificare è difficile"

bruno-munaridiceva Bruno Munari, designer e scrittore italiano. E infatti il suo concetto di difficoltà era strettamente legato al rappresentare per tutti un’opportunità. «Il designer prima studia il problema e poi lo risolve mettendoci del bello» dice Munari.

Per Microsoft avere un font ad alta leggibilità non può dunque che costituire un’opportunità. E il fatto che il carattere sia già sperimentato e tradotto per tutte le lingue latine è certamente un vantaggio.

Sul font verranno sviluppati ulteriori studi ed uno è già in corso. Verrà condotto da un’Università italiana, ma con una sorta di supervisione americana. «Per ora è l’unico font al mondo realizzato per i dislessici. Ben 700 milioni di persone nel mondo» dice Alfonsetti.

EasyReading è il frutto di otto anni di lavoro e di 800mila euro di investimenti. A scommettere su quel pugno di grafici torinesi è stato anche Marco Canali, imprenditore del tessile che ama mettere soldi sulle buone idee. Ma il lavoro è tutt’altro che finito.

Nel 2018 il font verrà adattato oltre che per gli alfabeti di origine latina anche per il cirillico, il greco antico, il copto, il russo e tutte le lingue slave. E il cinese e l’arabo? «L’arabo ci stiamo pensando, ma per il cinese è presto. Quella sì sarebbe una vera sfida».

di Irene Caltabiano

 

 


 

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