La Scarzuola, un weekend con i fantasmi
20.01.2016 16:35
La Scarzuola
Ne abete mai sentito parlare?
È un convento in Umbria, per l’esattezza a Montegabbione, provincia di Terni.
LA STORIA
Si narra che, nel 1218, San Francesco d’Assisi seminò un cespuglio di lauro e rose, dal quale fece scaturire una fonte d’acqua. La Scarzuola deve il suo nome, appunto, a questa pianta palustre che iniziò a formarsi, la scarza, che il Santo utilizzò per costruirsi una capanna. L’abside della chiesa custodisce, non a caso, un affresco della prima metà del XIII secolo che ritrae S. Francesco in levitazione.
Nel 1956 il complesso conventuale venne acquistato e restaurato dall’architetto Tomaso Buzzi (1900-1981), al quale dobbiamo l’opera attuale de “La Scarzuola” , la città ideale dell’architetto, una costruzione surreale, nella quale è tracciato un percorso simbolico neo-illuminista riferito a conoscenze esoteriche e a sue proprie intuizioni.
Sono proprio questi scenari mistici che attraggono molti turisti, produttori cinematografici, compagnie teatrali, artisti, fotografi e chi più ne ha più ne metta. Non a caso la costruzione è costituita da sette scene teatrali, metafora della vita di ciascuno.
C’È CHI VIVE CON GLI SPIRITI
«Possiamo lasciare il materiale fotografico qui?»
«Se loro non ve lo rubano, potete stare sicuri»
«Loro chi?»
«Gli spiriti»
Questo è quel che il mio docente di fotografia dello IED ha raccontato a me e la mia classe mentre ci mostrava le Polaroid di uno shooting di moda effettuato in quella location.
Guardate come è inquietante che nello sfondo di questa foto appaiano queste “cose” che sembrano effettivamente spettri. Dava realmente i brividi guardare quelle immagini che, tuttavia, risultavano allo stesso tempo affascinanti! Ancor più inquietante è stato pensare al custode che diceva di essere abituato a convivere notte e giorno con queste presenze.
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Cosa dire, a mio avviso è un luogo d’arte assolutamente da visitare!
Però, non so voi, ma io la notte la passerei piuttosto in un B&B di Terni o Perugia.