Come ricavare abiti dagli scarti del vino
Bisogna fermare l'inquinamento.
Il riscaldamento globale è oggi più che mai una minaccia reale e spaventosa: c’è chi, nonostante tutto, non si abbatte e anzi preferisce rispondere alla calamità con un’attività volta alla produzione ecosostenibile.
Come? Attraverso gli scarti del vino. Si tratta dell’italiana Vegea e grazie ad un brevetto di bio-upcycling agroalimentare, la startup è in grado di creare tessuti ecosostenibili.
Vegea ha innovato nel settore e il lavoro della startup italiana ha ricevuto il primo premio del Chivas Venture 2019, un concorso internazionale dedicato alle attività innovative capaci di migliorare l’impatto sociale.
Il bello di questa società è riuscire ad abbinare due prodotti tipici del Made in Italy come i vini e l’abbigliamento.
Come funziona Vegea?
La trasformazione della vinaccia in tessuti di abbigliamento di Vegea è un processo concepito per sostenere l’ambiente, tutelare gli animali e fornire un impulso vegano e cruelty-free al settore della moda, del design degli arredamenti e addirittura nell’automotive.
Creare un laboratorio sartoriale dagli scarti di tessuto
Un bel colpo, se pensiamo che la H&M Foundation ha stretto una collaborazione diretta con la startup.
Chivas Venture 2019
Arriva quindi la premiazione italiana del Chivas Venture, che porterà Vegea a competere con altre startup alla finale internazionale del contest per un totale di venti proposte che si sfideranno ad Amsterdam il prossimo 9 maggio per l’evento The Next Web Conference.
Alle prime cinque idee vincenti spetteranno una serie di premi per un ammontare complessivo di un milione di Euro. Fattore non secondario sarà il pubblico di questa manifestazione, comprensiva di oltre 2.500 imprenditori.
I vantaggi dello sviluppo e della crescita di Vegea
Consideriamo l’impatto che Vegea potrebbe avere sul Sistema Italia: il nostro Paese è il più grande produttore mondiale di vino, con una produzione di oltre 55 milioni di ettolitri all’anno;
Di conseguenza, sono tonnellate gli scarti comprensivi di bucce, semi e raspi, con un materiale di partenza davvero ingente per la startup e una valorizzazione dei rifiuti fino a questo momento destinati alla spazzatura.
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Inoltre, obiettivo della società è di contattare e coinvolgere gli altri paesi tra i più produttivi nel settore vinicolo come Francia e Spagna.
Insomma Vegea non manca certo di materia prima. E allora un brindisi e in bocca al lupo alla startup!
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