Vivere a Roma con meno di 1000 euro al mese. La storia di Marta
Marta fa più lavori per pagare le spese
La giornata di Marta inizia presto.
Alle 6 del mattino la vicina di casa bussa già alla sua porta per lasciarle suo figlio, che la ragazza deve accudire e accompagnare a scuola, stando attenta ché qualche sconosciuto non provi a importunarlo.
Si prepara in fretta e fa colazione al volo, per paura di perdere l’autobus e far arrivare il bambino in ritardo.
Una volta suonata la campanella, alle 8 è già libera dal suo incarico da babysitter e può dedicarsi al suo lavoro, quello vero, che porta avanti da mesi con un contratto precario, e che le basta a stento per pagare l’affitto.
Ma l’autobus per tornare a casa non passa, tutti intorno sbuffano perché i mezzi pubblici a Roma non funzionano, e Marta non riesce a mettersi al pc prima delle 9. Nell’orario in cui la giornata di molti suoi coetanei inizia, lei ha già tre ore di stress sulle spalle. E nella testa.
Condivide l'appartamento con altre ragazze
La vita a Roma costa tantissimo, quindi Marta non può permettersi un monolocale.
Abita in una stanza singola in un appartamento condiviso con altre ragazze, nonostante il periodo dell’università l’abbia superato da un pezzo.
Come lei vivono tante altre persone, donne e uomini, costrette a dividere la casa con estranei di tutte le età conosciuti tramite annunci di affitto pubblicati su internet.
Chi ha trovato casa in questo modo sa cosa vuol dire la rassegnazione di convivere con persone sconosciute, cercando di capire a pelle chi hai di fronte per non metterti in casa di gente che non ti va a genio, con la paura che possano rubare le tue cose o causarti disagi per le loro cattive abitudini.
Marta tutto questo lo sa bene, e due lavori non le bastano per vivere come vorrebbe.
Così, nei ritagli di tempo, fa anche doposcuola al figlio di una sua amica, per guadagnare qualcosina in più e potersi permettere le - rare - uscite con le amiche.
Non può permettersi un viaggio
Sommando tutto, Marta fa tre lavori ogni giorno, ma non riesce ad arrivare neanche a mille euro al mese.
Quando fa la spesa al supermercato compra solo prodotti in offerta, o si arrangia al discount più vicino, perché deve risparmiare i soldi per le bollette.
Quando esce con le amiche non propone mai di andare a cena in centro, perché sa che spenderebbe troppo. Meglio il cinema o un aperitivo in qualche locale carino in periferia. Va bene anche solo un gelato o una passeggiata.
Quando arriva l’estate non può permettersi un viaggio vero, e si accontenta di andare al mare a Ostia o a Santa Marinella pensando che l’anno successivo le cose andranno meglio. Così potrà partire anche lei per il viaggio dei suoi sogni, andare a vivere da sola e fare tutte le cose che tanto vorrebbe fare e che oggi non può.
Ma, nonostante le difficoltà, non si arrende
Così, ogni sera, anche se è stanca, controlla le offerte di lavoro su internet e continua a mandare curricula. Perché non può andare sempre male, non può ricevere solo porte in faccia. Perché, in un mondo sempre più avaro di occasioni e con sempre più precari in circolazione, la spunta solo chi non si arrende.
Sono le 21 e la giornata di Marta è finita. Dopo aver fatto i suoi tre lavori e finito i servizi domestici, finalmente può cenare e rilassarsi guardando un film.
Anche oggi nessuna risposta alle sue email, ma non fa niente; l’importante è seminare bene, perché prima o poi i frutti arriveranno.
Per oggi può spegnere tutto e chiudere gli occhi. Domani sarà migliore.
di Rosa Cambara
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