Yescapa, la startup europea per condividere il camper
Cosa vi viene in mente se dico camper?
Strade sterrate, libertà e lunghi viaggi on the road. Fermarsi dove, come e quando si vuole, che sia davanti a un tramonto sul mare o sulla vetta di una montagna.
Tuttavia un mezzo di trasporto del genere non è per tutte le tasche; infatti non solo acquistarlo costa migliaia di euro ma anche mantenerlo è un impegno dispendioso se si calcolano spese di assicurazione, revisione e manutenzione. Tuttavia, grazie alla sharing economy, si può far fronte anche a questo.
Yescapa, la sharing economy dei camper
Si chiama Yescapa la piattaforma che, dopo Blablacar con i percorsi in auto, permette di fare sharing economy persino con un mezzo impegnativo come il caravan.
Tutto ebbe inizio perché Benoit Panel, fondatore della piattaforma insieme a Adrien Pinson, dovette rinunciare a una vacanza in Scozia perchè i costi del noleggio del camper erano molto elevati.
Ripiegò così su una casa al Nord della Spagna ma, consultando il web durante quel soggiorno, scoprì che un sacco di persone mettevano a disposizione il proprio camper privato. Insomma, domanda e offerta esistevano, mancava solo un soggetto che le facesse incontrare.
Inizialmente battezzarono la piattaforma Jelouemoncampingcar. Adesso Yescapa è una realtà imprenditoriale con oltre 150mila utenti e più di 5000 veicoli messi a disposizione tra Francia, Spagna, Regno Unito e Germania.
ll mercato italiano
Dario Femiani, country manager per l’Italia, è stato sagace e lungimirante nell’intuire la floridità del mercato anche nel Bel Paese.Il turismo en plein air è infatti un tipo di vacanza molto gettonata in Italia. Circa 8,2 milioni di visitatori ogni anno si mettono in viaggio su furgoni, van e camper.
Il nostro Paese rientra inoltre tra i migliori produttori europei di autocaravan, con oltre 5mila veicoli prodotti e 4mila immatricolati ogni anno.
«Il lancio di Yescapa in Italia è stato preparato in modo meticoloso, perché si trattava di un servizio totalmente innovativo per il nostro Paese, con un rischio di mercato inesplorato ma con un potenziale di crescita enorme» commenta soddisfatto Dario. «Se al momento ci siamo diffusi in modo spontaneo soprattutto in Lombardia, Lazio e Sardegna, il nostro obiettivo è riuscire a coprire ogni angolo della penisola. Sul lungo periodo puntiamo a democratizzare il camper, rendendolo un sogno alla portata di tutti».
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