Yumi, l'app per valutare il benessere psicologico in ufficio
Quanto è importante sentirsi a proprio agio sul posto di lavoro?
Quante volte, durante la nostra attività lavorativa, avremmo voluto percepire che i nostri sforzi influissero effettivamente sul rendimento generale?
Magari attraverso un parere positivo, o anche una critica costruttiva, espressi dal nostro capo o dai nostri colleghi?
Ho sempre pensato che un ambiente lavorativo in cui si comunica e in cui vige un’armonia professionale sia un vantaggio per tutti.
La stima reciproca, infatti, non solo crea un clima più sereno ma influisce sulla crescita diffusa e, di conseguenza, sugli introiti. In poche parole, più si riesce a creare un ambiente disteso e meglio è per tutti. Non sempre però è facile ottenere tali risultati, a causa delle diversità personali o di una comunicazione poco incisiva.
Paradossalmente, la tecnologia può venirci in aiuto anche in questo.
YUMI, l’app per migliorare l’ambiente lavorativo
Pensa se ti dovessi fermare un minuto e mezzo al giorno e valutare la tua giornata in ufficio. Pensi di aver lavorato bene? Hai interagito in maniera corretta con il boss e con lo staff?
Immagina se, quotidianamente, come se dovessi aggiornare un file, venisse monitorato l’andamento “emotivo” dell’azienda.
Yumi, start-up creata da Emanuele Scotti e Nicola Pecchini, entrambi con grande esperienza in ambito di start-up, punta essenzialmente a questo: tramite opinioni anonime vuole incentivare nuovi valori e comportamenti sul posto di lavoro.
L’app è customizzabile a seconda delle esigenze delle aziende, in ottica di stimolo costruttivo. I commenti e i feedback consentono di avere una diapositiva costante sulle dinamiche interne, stabilendo un approccio basato sui dati in forma aggregata.
Inoltre, può risultare utile soprattutto in tempo di smart working, per capire se i lavoratori performano bene, o addirittura meglio, anche a distanza.
Il nudging, ovvero la “spinta gentile”
Il nudging è una parola inglese che sta a indicare il concetto di "spinta gentile", ovvero tutta quella serie di consigli, positivi o meno, in grado di generare un miglioramento nei processi decisionali e individuali.
Yumi abbraccia al 100% questo concetto. I parametri considerati dalla piattaforma sono i rapporti interpersonali, la presenza di un ambiente di lavoro collaborativo, il benessere psico-fisico di ciascun dipendente.
Grazie a un’analisi delle informazioni raccolte, magari mensilmente, il direttore potrà ottenere una panoramica dello stato di salute dell’azienda, facendo maggiore chiarezza sui punti deboli e sui punti di forza e pianificando eventuali interventi e percorsi formativi.
Una strategia importante anche in fase di recruiting, per valutare di quali competenze tecniche e umane difetta e dunque ha bisogno l’azienda.
Qual è il target di Yumi?
L’azienda è già al quarto anno di attività e diverse imprese importanti l’hanno adottata nella loro quotidianità lavorativa, come Sanofi e Sociète Generale.
Yumi punta certamente alla crescita e a recuperare, o perché no anche a migliorare, l’ambiente lavorativo post-pandemico, e si sta allargando soprattutto sul mercato francese, tedesco e inglese.
Uno strumento intelligente che potrebbe rivelarsi prezioso per l’andamento aziendale e per il benessere di tutti.
Seguici anche su Google Edicola »