Ziferblat, la formula del bar co-working dove il tempo è denaro
Lavorare fuori casa
Vi è mai capitato di pensare “oggi non ho voglia di stare in ufficio oppure costretto tra le quattro mura dell'appartamento”? O magari volete studiare in gruppo o organizzare un meeting professionale e non disponete di uno spazio dove poter discutere in tranquillità.
Purtroppo la maggior parte delle volte, soprattutto in Italia, i locali sono senza Wi-Fi (servizio ormai quasi fondamentale) oppure non dispongono di aree adeguate per sostare oltre il tempo di una breve pausa caffè o aperitivo.
Se c’è disponibilità di connessione Internet, spesso i camerieri forniscono la password con la stessa gentilezza di un autista in coda da due ore sul GRA, lanciando occhiatacce continue se non consumi. Se infatti ti azzardi a prendere solo un succo di arancia, il numero di volte in cui ti verrà chiesto se vuoi dell'altro è direttamente proporzionale al desiderio del barista di farti levare le tende.
Cosa sono gli Ziferblat, bar senza menu
A quanto pare avere pochi spazi di co-working a disposizione è un problema non solo nostrano. A parte negli Stati Uniti, dove in catene come Starbucks è un'abitudine piuttosto diffusa, in Europa esistono davvero pochi locali dove si possa lavorare senza l'ansia di dover per forza consumare a ruota.
Ivan Mitin, giovane imprenditore russo, ha creato il business degli Ziferblat per il suddetto motivo.
Il termine tradotto, elemento suggerito anche dal logo, significa orologio: all’interno di questo bar dall’arredo informale e dallo stile vintage, il tempo è l’unica cosa che si paga. Ciascun avventore, all’entrata, prende una sveglia che segnerà minuti o ore di permanenza al suo interno, potendo usufruire a suo discrezione di tavoli, snack, bevande e spazi comuni.
«Ognuno può fare quello che vuole, proprio come se stesse a casa sua» informa Mitin. I Ziferblat offrono wi-fi, giornali,giochi da tavolo, pianoforti e ovviamente sale meeting. Nel locale si può dunque leggere, chiacchierare, suonare il piano, studiare, lavorare, fare uno spuntino. Costi? Dipende dal Paese, ma non si superano i due euro l'ora a persona.
Il primo Ziferblat è stato aperto a Mosca, a seguire a Lubiana, Londra, San Pietroburgo. L’idea? «È iniziato tutto per caso. Con un gruppo di amici cercavamo uno spazio per sviluppare un progetto artistico. Ci incontravamo nei bar per organizzare il lavoro, ma ci infastidivano le occhiatacce dei camerieri che aspettavano che ordinassimo un altro drink».
Il successo dei bar a tempo
In patria natìa l’iniziativa ha ottenuto molto successo e la cosa sembra piacere molto anche ai londinesi. Dentro questa sorta di caffè-ufficio a tempo si convive come se si fosse in presenza di coinquilini. Finora è andato tutto a meraviglia; anzi, a volte la gente si sente così tanto a suo agio che lava persino i piatti senza che nessuno glielo chieda.
Ziferblat non è l’unica idea di locale a tempo che è stata sviluppata. Nel napoletano infatti Manuela Mirabile ha creato Tandem, un ristorantino in cui si mangia solamente ragù con tanto di pane per fare la scarpetta e si paga per minuti di permanenza.
Anche a Roma esiste un posto molto simile a Ziferblat, con la differenza che non è un franchising. Si chiama Anti cafè e si trova in via Veio 4, formula molto ben accolta dagli abitanti della Capitale.
Insomma, questa tipologia di gestione è l’espressione perfetta del proverbio il tempo è denaro. Senza ansia di doversi sentire obbligati a consumare merenda, pranzo e cena.
Seguici anche su Google Edicola »