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Quanto l'ambiente influenza le nostre scelte?

Esiste un sig. Freud che risponda a questa domanda?

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Sì, è un nuovo ramo della psicologia. Quelle strane vibrazioni positive o negative che avvertiamo sono oggetto di studio da parte della scienza. Si parla di reazione allo spazio. 

Esiste un vero e proprio dialogo silenzioso tra noi e ciò che ci circonda. Più trattiamo male il nostro "interlocutore" e più veniamo trattati nel medesimo modo.

Soggettivismo o oggettivismo?

Un ambiente bello provoca sano benessere. Emozioni positive e relazioni piacevoli sono spesso conseguenza di uno spazio che ci piace e in cui agiamo. Ovviamente non  tutti possono amare un bar, una particolare piazza, un certo tipo di salotto, dunque il gusto è soggettivo.

 

Cosa ci influenza?

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La scienza è già intervenuta a riguardo: esistono cinque caratteristiche oggettivamente valide per rendere un luogo piacevole e attraente.

  1. Lo stile. Ogni elemento deve essere in rapporto con l’altro. Creerebbe disagio accostare un dipinto classico con unomoderno. Ugualmente per la scelta dei colori.
  2. Simbolismo. Ogni elemento deve comunicare “l’azione” di quel luogo. Per esempio, una camera da letto con scrivania e computer non simboleggia un luogo di riposo ma di lavoro. Questo processo sottile influenzerà il vostro sonno.
  3. vestito-giallloI dettagliDa sempre fanno la differenza. Infatti, inserire elementi misteriosi e non facili da comprendere a prima vista porterà lo sguardo a scavare ancora più nelle profondità del luogo.
  4. Pollice verde. Le piante sono essenziali. È un ritorno allo stato di natura, riduce lo stress e tutto ciò che porta.  Sonoperfette a creare un ambiente sano ed equilibrato con un grande forza vitale.
  5. Colori. Caldi o freddi? Poco importa, l’essenziale è conoscere l’impatto che hanno sulla psiche prima di fare una determinata scelta.  Ad esempio: l’arancione: trasmette energia, induce serenità e voglia di vivere. Il giallo è la vitalità, aiuta a ricaricarsi quando si è un po' giù. Il blu invece trasmette freschezza. Avete mai visto, in effetti, una camera con le pareti nere?

La doppia arma della psicologia ambientale

vetrina-10Se senza accorgercene siamo così influenzati da ciò che ci circonda, potremmo essere manipolati da qualcuno che sfrutta questa situazione? Assolutamente si!

Se prendiamo in considerazione le scuole, tutte si suddividono in un certo modo, così come gli ospedali e i luoghi pubblici di ogni tipo. 

Nel primo caso avremmo zone dedite a certe attività in modo tale da poter esprimere la propria creatività nel miglior modo possibile e con la massima attenzione. Nel secondo, invece, avremo a che fare con una scelta di colori che inducono calma e tranquillità.

Entrambi hanno un particolare stile.  Ma se prendiamo per esempio un bar, un ristorante o ancora peggio una vetrina, ecco,  è davvero l’abito che ci fa entrare oppure è una scelta a monte in grado di influenzarci? La psicologia ambientale è chiara, non è l’abito!

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di Luca Mordenti 

 

 

 

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Cos'è e come migliorare il proprio work life balance

Work life balance

work-life-balance-1Portare a termine quel progetto lavorativo importante, mantenere la forma fisica, completare l’illustrazione per il corso di fumetto. E, nel frattempo fare lavatrici, pulire casa, cucinare. Senza contare il tempo che impieghi negli spostamenti casa-lavoro e viceversa.

 Risultato? Una volta raggiunto il letto, crolli nel sonno degli esausti.

(E pensate che ancora non ho figli).

Anche voi a volte avete la sensazione che sia più il tempo ad essere vostro padrone che il contrario? Sembra un discorso vecchio come il cucco. Tuttavia, sempre attuale.

Ci sono giorni in cui vorresti davvero mandare tutto all’aria e scappare a Honolulu! Purtroppo, in mancanza di soldi per un volo diretto alle Hawaii, dobbiamo imparare a gestire le ore che abbiamo a disposizione senza impazzire. Anche perché, nessun datore di lavoro purtroppo, vedendo le tue occhiaie, verrà a darti una pacca sulla spalla intimandoti una siesta.

 

Lavoro e vita privata sono interdipendenti

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Se ci concentriamo troppo sull’attività professionale le relazioni ne risentiranno e viceversa.  È fisiologico dunque dedicare il giusto tempo all’uno e all’altro. Curarsi del proprio benessere mentale e fisico è la chiave per rendere meglio in entrambi i campi.

Ecco allora alcuni consigli che potrebbero rivelarsi salvifici per la tua esistenza.

1) Dividi i tuoi compiti in blocchi

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Come se fossero moduli didattici, possiamo decidere quanto tempo dedicare alle attività giornaliere. Dobbiamo infatti essere imigliori gestori di noi stessi. Abbiamo intenzione di dedicare un’ora alla corsa e un’ora alla cucina? Perfetto. Ma non andiamo oltre. Semplicemente, se non riusciamo a terminare l’attività che ci siamo prefissati, passiamo al blocco successivo.

2) Disattiva le notifiche

Forse non ci rendiamo conto di quanto tempo ci fanno perdere Whatsapp e simili. Soprattutto se lavori sul web, le distrazioni sono letteralmente a portata di click.  Anche se inizialmente sarà necessario forzarsi un po’, cercate di guardare il cellulare ad orari prestabiliti ( ad esempio in pausa pranzo o caffè).

Purtroppo se inizialmente non ci forziamo diventiamo dipendenti dalle notifiche ricevute: ognuna di esse rilascia in noi una scarica di dopamina, l’ormone della felicità. Peccato che tale sensazione duri il tempo di cliccare sull’iconcina verde o sul piccolo mappamondo azzurro.

Inoltre, siamo davvero disposti a distrarci ogni volta che qualcun altro lo decide per noi?

3) Pensa positivo

Ci si concentra sempre sui problemi, meno sulle alternative positive: aumentare l’efficienza invece allontana stress e problemi di salute mentale.

Allineare obiettivi a lungo termine con traguardi a scadenza ravvicinata aumenta la sicurezza di essere sulla buona strada.

L’importante è essere certi di stare compiendo un piccolo passo alla volta. Se tendiamo a pensare all’ intero verrà fuori un elenco spaventosamente lungo e impossibile da raggiungere. 

Ricorda sempre: Roma non è stata costruita in un giorno.

 

4) Gratificati

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Che sia qualcosa di buono per cena, andare al cinema, farsi una passeggiata, una chiacchierata con un amico. Ogni volta che si riesce a raggiungere un obiettivo si deve trovare un modo per premiarsi.

Se la nostra vita è una corsa, ci vogliono tanti elementi per avere la giusta carica. Non solo preparazione ma anche organizzazione, le giuste pause ma soprattutto voglia e determinazione. Agendo sui piccoli passi ma con lo sguardo puntato sul traguardo. 

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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Estate 2018: i libri da non perdere in vacanza

Letture estive

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Tentati come ogni anno dalla voglia di relax e vacanze, in molti non rinunciano ad una buona lettura: che sia al mare o in montagna, ti consiglio cinque libri (per tutti i gusti) da non perdere. 

Ogni anno arriva l’estate e la voglia di staccare con la routine impazza: questo non vuol dire che la tua passione per la lettura vada in soffitta; al contrario, ci sono letture che è entusiasmante cominciare e portare a termine nel giro di un’estate, Vorresti qualche titolo, tra le nuove proposte degli ultimi tempi

Allora scopri insieme a me i cinque libri che ti consigli per le vacanze estive 2018.

“Perché essere felice quando puoi essere normale?” di Jeanette Winterson

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Autunno 1975. Jeanette Winterson, 16 anni, è di fronte ad una scelta: restare con i genitori adottivi o finire a vivere in unamini in prestito per frequentare la ragazza di cui si è innamorata. 

Neanche a dirlo, la giovane sceglie l’amore, quello folle che la rende felice, ma la madre le chiede Perché essere felice quando puoi essere normale? Da qui, un racconto su un'infanzia travagliata per affermare la propria omosessualità tra un padre indifferente e una madre che ascolta i sermoni radiofonici di notte e brucia i libri che la figlia tanto ama leggere.

“Io te e Il Mare” di Marzia Sicignano

La solitudine giovanile e i primi contatti con la nostalgia sono al centro di questa vicenda in cui l’amore tra ragazzi riesce addirittura a poter regalare il mare

Tra forti e potenti metafore con il rapporto che si instaura tra l’uomo e il mare, questa lettura si compone di prosa e poesia alla ricerca di un coinvolgimento completo. Proprio quando sei in acqua, in balìa della corrente.

 

“Non Lasciarmi” di Kazuo Ishiguro

Frutto della stessa penna di Quel Che Resta del Giorno, da cui è stato tratto un omonimo film, questo libro è incentrato in un presente distopico in una campagna dell’Inghilterra con tre giovani amici, Kathy, Tommy e Ruth, che vivono in nel collegio di Hailsham, sono stati concepiti e programmati da un'autorità superiore nascosta, cresciuti ed educati da tutori e delle responsabili della struttura a cui tutti si riferiscono con l’appellativo di Madame

Ce n’è una, in particolare, che si comporta davvero stranamente … Lettura consigliata per chi cerca una storia d’amore, di ideali e con una concezione visionaria poeticamente sublime.

“Koridwen” di Yves Grevet

koridwen

Romanzo post apocalittico in cui il pianeta ha come sopravvissuti al virus U4 soltanto giovanissimi tra i quindici e diciotto anni. Koridwen, la protagonista, vive in una fattoria isolata in Bretagna e cerca di rifarsi una vita fin quando scopre che è la prescelta in grado di arrestare il virus letale, ha ricevuto una richiesta da parte di Khronos, il game master del videogioco online da lei più amato prima del cataclisma, Warriors of Time. 

L’appuntamento, fissato per il 24 dicembre sotto l’orologio più antico di Parigi, è il punto di partenza per un’avventura in cui alla ragazza viene affidato il compito di salvare il mondo, Fortunatamente, si uniscono alla sua battaglia altri tre giovani prescelti: Jules, Stéphane e Yannis.

“Abbastanza” di Sofia Viscardi

sofia viscardiChiudiamo con un best seller tutto italiano. Abbastanza, romanzo della giovane ventenne Sofia Viscardi, racconta dell’ultimo anno delle superiori, del percorso verso la maturità in una Milano dove troviamo quattro sconosciuti diventare amici sempre più stretti.

  

Un momento di passaggio e formazione della vita di ogni individuo in cui nulla si dimentica e tutto viene scolpito nella propria storia personale, tra forti emozioni e la consapevolezza che -ben presto- saranno ricordi e dolcissima malinconia.

di Felice Catozzi

 

 

 

 

 

 

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