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Il bisturi ti fa bella: di chirurgia e altre turbe

Ricordate Narciso?

NarcisoIl bellissimo cacciatore della mitologia che non amava nessun’altro tranne che sé stesso? Evitate di fare la stessa fine!

C’è chi cura l’aspetto scambiandolo per spirito. Basta prendere la metropolitana o fare un giro al centro commerciale: donne e uomini di qualsiasi età mostrano e si affannano a cercare look pieni di sovrastrutture.

La paura di misurarsi con la propria esistenza spirituale alimenta meccanismi psicologi inversi: si sviluppa un’ossessione per il proprio aspetto. Dietro a quest’apparente sicurezza si nascondono tante ansie: sentirsi inferiori, non avere argomenti di cui parlare, invecchiare.

Attenzione: non intendo che chi cura il proprio aspetto è vuoto d’animo. Voglio puttosto sottolineare cosa succede quando la cura diventa ossessione.

 

La chirurgia

la-morte-ti-fa-bellaUna pratica che mi colpisce molto. Sentiamo spesso nei talk show televisivi discussioni sull’argomento e, generalmente, gli opinionisti trattano il tema con tremenda ignoranza. 

Perché una ragazza vuole rifarsi un seno di per sé perfetto? Cecchi Paone cerca di rispondere, gli ottusi si rifanno e gli psichiatri vorrebbero rinchiuderlo. Raramente sentiamo intervenire persone competenti, in grado di spiegarci cosa si nasconde dietro la scelta del bisturi.

Vuoti mentali?

Qual è l’intenzione del soggetto che vuole ricorrere alla chirurgia estetica? Eliminare i presunti difetti senza captarne l’intrinseca l’importanza. Passare da una terza alla quarta non è una necessità. Che ne sarà di quella misura in più una volta che il corpo invecchia?

Ovviamente la chirurgia estetica laddove è necessaria è un diritto sacrosanto. Anzi, per fortuna esiste. Dove è arbitraria aiuta solo a colmare vuoti più curabili da uno specialista.

Cambiare i connotati

uma-thurmanHo conosciuto su un set una persona meravigliosa dentro e fuori. O meglio, lo era. Le foto del passato la ritraevano radiante come una stella. Fin da giovane tutti i registi la volevano, anche gli americani. Che è successo? Forse ansia e paura di non piacere più a nessuno l’hanno fatta inciampare nelle mani di un chirurgo che le ha rovinato la carriera.

La prima volta che l’ho incontrata era al terzo intervento (fatto qualche giorno prima) dietro le orecchie ancora i punti. In pratica hanno aperto la faccia di una giovane promessa destinandola al dimenticatoio. Il suo viso, dal quale inizia la storia più bella che le potesse capitare, è svanito per scelta propria e mani altrui.

Dove sono le parole della Magnani? Ci ho messo una vita a farmi venire le rughe, ora me le vuoi togliere?

Diventa ciò che sei

accettarsiGuardati allo specchio, il viso racconta una storia. Gli occhi: l’anima. Modificare il proprio corpo significa stracciare intere pagine di vita.

Se il tuo naso è storto significa che è adatto per la tua fisionomia. Quanti casi di persone che sono volute intervenire senza un problema alla base? Di fronte a noi vedremo sempre un uomo con un naso che non è il suo.  

Vogliamoci bene!

Cambiare prospettiva significa accettare  ciò che siamo. Dobbiamo imparare ad andare oltre la superficie, al pensiero da opinionisti o della società. Osservare come un ramo piegato in un quadro è esso stesso quadro. Ed è bello, autentico, così.

Accogliamo i nostri difetti, diamogli energia. Che ne è del naso di Dustin Hoffman? Del labbro leporino di Joaquin Phoenix, dei nei di Morgan Freeman, dell’unghia rovinata di Al Pacino? Sono segni caratteristici di persone che hanno deciso di curarsi lo spirito e utilizzare i difetti come punti di forza e autenticità.

Se iniziamo a vedere il mondo con questi occhi, invecchiare non sarà poi così tanto brutto. La gente guardandoci, leggerà una storia senza soffermarsi alla superficie di un naso rifatto che distoglie l’attenzione ed è fine a se stessa. 

luca-mordenti

di Luca Mordenti

 

 
 

 

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Momenti no: le immagini mentali che aiutano a superarli

Esiste una ricetta per allontanare malesseri?

pensieri-negativiSì, ognuno ne ha diverse. Forse ancora non sai di che si tratta e non hai cercato bene nei cassetti della mente. Siamo contenitori di medicinali senza controindicazioni. Tutto giace, impolverato o lucido, nel cervello. Tra ricordi e immaginazione.

Un team di psicologi, sociologi e psichiatri si sono messi a tavolino e hanno discusso. Esiste un' immagine universale che possa alleviare la psiche umana da stress, nervosismo, rabbia? No. Ne esistono ben due

Il fiume

fiume

"Nello stesso fiume siamo e non siamo e ci bagniamo una sola volta".

Elaborando il pensiero del filosofo Eraclito, l’acqua del fiume che scorre ci bagna una sola volta perché, nell’istante in cui ci immergiamo, non è più la stessa. Cos’è dunque? Un flusso continuo che porta con sé pelle morta, rami spezzati, foglie, pioggia.

Sin dagli antichi greci l’immagine del fiume è rimasta invariata e gli stessi torrenti scorrono da secoli. Chissà quante storie portano con sé ma soprattutto, oggi, ci danno la possibilità di inserire le nostre.

Il team degli strizza cervelli (perdonatemi il termine) sono partiti da questo. È mattina, immaginiamo di aver appena discusso con il fidanzato/ la fidanzata. La giornata parte male, stiamo andando al lavoro e l’ansia cresce. Gli esperti ci guidano:
 

"Chiudi gli occhi e immagina un fiume che scorre. Raccogli tutti i tuoi disagi e buttali nell’acqua, vedili galleggiare e allontanarsi. Ad occhi ancora chiusi, cerca la sorgente. Non puoi sbagliare perché è dentro di te. Lì è da dove tutto è partito, l’acqua è pura e inizia la vita"

Il fiore

fiore-violaAllontaniamoci dalla filosofia greca e avviciniamoci al degrado urbano. Roma: città intasata, smog, clacson, strilli. Così come gli atleti che in via delle Terme di Caracalla si ostinano ad allenarsi in mezzo all’inquinamento, alberi e fiori ai lati della strada assorbono le stesse sostanze. Cosa ne rimane? Il loro splendore.

C’è un periodo dell’anno in cui fiori e frutti immancabilmente sbocciano. È nella loro natura. Non hanno paura di smog e tempeste, hanno forti radici e rimangono in piedi anche in situazioni avverse. Così come assorbiamo le emozioni negative, pensiamo che anche per noi verrà necessariamente il tempo della fioritura.

La mia strizza

luogo-sicuro

Le immagini appena descritte sono per la mia psicoterapeuta, i luoghi sicuri (o base sicura). Ed ecco che torniamo all’inizio dell’articolo.

Esiste una ricetta per allontanare i malesseri? Si, è dentro di noi. Ogni persona che sta soffrendo un disagio profondo o anche effimero, può evocare l’immagine al momento del bisogno ed entrarci in contatto, garantendosi una distensione muscolare e uno spostamento del focus.

Dopo un po’ di allenamento e aver trovato il vostro luogo sicuro, vi renderete conto che passerete dal pianto al sorriso in pochi minuti.

La mia base sicura l’ho trovata e ne sto cercando altre. Voi, che aspettate?

luca-mordenti

di Luca Mordenti

 

 

 
 

 

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Come non far scoppiare la coppia

Così direbbe Arthur Rimbaud … 

coppiaMa al diavolo i poeti maledetti. Limitiamoci al nostro concetto d’amore. Cos’è? Poco importa. Per alcuni farfalle allo stomaco, per altri avere una persona su cui contare. Ciò che è importante chiedersi è: come si fa a far durare la relazione amorosa? Esiste un segreto per convivere serenamente? Si può tentar di dare delle risposte.

Alti e bassi

Passare la maggior parte del nostro tempo con il partner significa salire e scendere dalle montagne russe. Persino nei film d’amore non esiste storia senza alti e bassi. Entrando più nel dettaglio potremmo dire che a mettere in crisi una coppia generalmente sono problemi legati a situazione economica, nascita e gestione di figli o adulterio.

alti-bassiÈ difficile perdonare il proprio compagno se ci ha tradito ma bisogna tenere in considerazione le conseguenze. Se c’è di mezzo un figlio piccolo forse bisognerebbe andare oltre. Le cause di una rottura possono anche essere tratti del carattere apparentemente opposti o dovuti ad una prevalente assenza fisica per via del lavoro.

 

 In soldoni … la storia ci insegna che bisogna scendere a compromessi. Sempre. Ma la domanda risorge spontanea: esistono regole precise per mantenere un equilibrio?

Se fossimo davvero in un parco giochi,  il primo avvertimento sarebbe non mangiare prima della partenza. Ma in amore le partenze sono improvvise e non sempre si è preparati.

Il dogma

coppia

Scambio. Mantenere un equilibrio significa avere un bilanciamento da entrambe le parti. Che significa? Dare e ricevere, ecco il segreto. Mettiamoci sempre nella condizione di accogliere punti di vista diversi dal nostro. Troviamo sempre una strada alternativa da percorrere insieme.

La giusta dose. Trascorrete molto tempo con il partner? La domanda non è banale poiché ciò che conta non è il quanto ma il come. Spesso mi si arricciano i capelli quando sento discorsi del tipo: Non posso più stare con lei perché abbiamo orari diversi di lavoro. Meglio un’ora di intimità o sei ore di indifferenza? Altro fattore da non sottovalutare è la lontananza. Alle volte, quanto più sentiamo la mancanza dell’altro tanto più l’attendiamo con amore. Non è forse vero che l’attesa del piacere è essa stessa piacere?

Parola di scout.  È normale fare sbagli, deludere il proprio compagno. Ma i tratti del nostro carattere sono in continua mutazione. Ed è meglio senz’altro scontrarsi più volte per rinforzare il legame piuttosto che rimanere ottusi. Come ci hanno sempre insegnato a scuola, più errori fai, meglio è: esperienza. Il giusto equilibrio lo si ottiene sapendo comunicare efficacemente, senza paura.

Uno. La coppia si chiama tale perché non si è da soli. Mi piace immaginarla come una pianta: va innaffiata, protetta dalla forte pioggia e, nonostante le condizioni avverse, se le dedichiamo le giuste attenzioni non potrà altro che dare i suoi frutti. Ecco perché ogni anno potremmo tirare le somme.

La regola d’oro per far durare la coppia, riassumendo è: accettarsi, accettare e mettersi nella condizione di imparare l’uno dall’altro, al fine di ottenere un’ottima fioritura.

luca-mordenti

di Luca Mordenti

 

 

 
 

 

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