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Trasformare l’ansia per qualcosa in entusiasmo funziona!
A chiunque capita di affrontare una situazione che ci rende ansiosi e ci agita. In questi casi si scatena l’ansia da prestazione che può costituire un vero problema nel caso in cui non si riesce a controllarla.
Semplice trasformando l’angoscia in entusiasmo.
Ad esempio ripetendo a se stessi frasi del tipo
Sono così entusiasta di dare gli esami di maturità quest'anno...Non vedo l'ora di illustare la relazione alla riunione...Ho un listone di cose da fare, non vedo l'ora....
Si tratta di una tecnica per tenere a bada quel tipo di ansia nota come rivalutazione cognitiva (anxiety reappraisal), descritta in un articolo pubblicato su The Atlantic.
Questa tecnica (ci spiega la rivista “Focus”) consiste nel placare insonnia e patemi che anticipano una situazione stressante autoconvincendosi di essere eccitati, entusiasti, impazienti di iniziare, anziché angosciati, per quell'evento.
In corrispondenza di situazioni stressanti il nostro corpo si trova, come nel caso dell’eccitazione, in una situazione di arousal, ossia di attivazione dell'organismo in risposta a uno stimolo. Il cuore batte più forte, il livello di cortisolo (l'ormone dello stress) sale, il corpo si prepara ad agire. Con la differenza che l’eccitazione è uno stato positivo.
In buona sostanza per il nostro organismo è più facile convincere il cervello a passare da una situazione di eccitazione negativa (l'ansia) a una di eccitazione positiva, piuttosto che ad uno stato di calma che è, invece priva dell’arousal.
Tuttavia, per poter passare all’eccitazione sarebbe necessario “crederci veramente” utilizzando un approccio estremamente positivo.
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Una ricerca ha dimostrato che chi dice le parolacce ha un vocabolario più ricco
Quante volte ci sono scappate e quante volte ci è stato detto di non dire le parolacce perché si è volgari e poi è indice di incapacità ad esprimersi bene, ma non è così!
Ebbene si! pare che dire le parolacce ed imprecare non solo faccia bene alla salute ma è indice di un vocabolario più ricco della media.
La ricerca condotta da due psicologi del Marist College, nello Stato di New York, le cui conclusioni sono state pubblicate su Language Sciences si basa su due esperimenti.
Ai partecipanti è stato chiesto di snocciolare a ruota libera volgarità e parole tabù nell'arco di 60 secondi, e poi di pronunciare in 1 minuto il maggior numero possibile di nomi di animali, per fornire una prima indicazione sulla ricchezza del proprio vocabolario.
Per fare una più completa valutazione delle competenze linguistiche, i soggetti sono stati infine sottoposti a un test di fluenza verbale (FAS).
Un campione di persone, ha eseguito un compito simile a quello del primo gruppo, scrivendo però su carta ingiurie e nomi di animali che iniziassero solo con la lettera A.
Anche in questo caso gli esaminatori hanno assegnato dei punteggi mediante un test FAS.
Le persone con la parolaccia sempre a portata di mano hanno più probabilità di avere un'elevata padronanza di linguaggio.
Un arsenale voluminoso di parole sconce, può essere considerato un indice positivo delle capacità verbali, più che un sintomo di povertà lessicale.
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