mentalità vincente

Allena il pensiero strategico ☝

Mai provata la filmoterapia?

Guardare film è una delle attività che preferisco.

guaradre-film-formica-argentinaHo sempre pensato che in certe pellicole fossero contenuti messaggi utili per vari momenti della vita.

Per esempio, non so se vi è mai successo di attraversare periodi particolari e trovare il corrispettivo della vostra situazione su grande schermo!

A me succede spesso. Inoltre, ho notato che viviamo il film in modo diverso a seconda del periodo che attraversiamo.

Quindi se risultiamo più sensibili a certi temi saremo più toccati da determinate scene o personaggi. È capitato spesso che consigliassi film ad hoc ai miei amici. In ogni pellicola era infatti contenuto un messaggio che, in quel momento come non mai, potevano cogliere!

Ecco qui un vademecum per i momenti che, sono sicura, ciascuno di voi ha attraversato almeno nella sua vita.

Se stai vivendo una storia d’amore tormentata

Ps i love youP.S. i love You + Le pagine della nostra vita

Appena avete asciugato tutte le lacrime a disposizione per il film con Ryan Gosling e Rachel McAdams cercate di guardare anche P.s. i love you (ok, portate con voi dei Kleenex per l’ipersalivazione causa Gerard Butler).

Il film racconta la relazione fra Holly e Jerry.  Una relazione sì, ma non come le altre. Un amore che sopravvive a tutto, a dimostrazione del fatto che è sempre la magia più potente.

Le pagine della nostra vita analogamente mette in scena uno di quegli amori che, anche se non perfetto (che poi non esiste la perfezione, soprattutto in amore) è duraturo, stabile e immortale.

A chi li consiglio

 Se vi trovate a vivere una storia con qualcuno che sapete che in fondo non vi ama (perché dai, lo sapete). Questi sono film che vi mostrano come dovremmo essere amati, come è davvero l’amore per qualcuno e ciò a cui dovremmo aspirare, quindi guardateli, piangete, e soprattutto, alla fine...non accontentatevi del primo che passa!

Siete stati appena lasciati

 i giorni dell'abbandonoI giorni dell’abbandono + L’uomo che ama

Entrambi italiani, nel primo la protagonista è Margherita Buy, nell’altro Pierfrancesco Favino.

A chi li consiglio:

 So che è dura e probabilmente guardare film su una rottura fa stare ancora peggio ma guardare le storie degli altri diventa un viaggio catartico. Rivedere certe situazioni (mostrate benissimo in questi film) che ci accomunano e ci riguardano, vi alleggerirà.

Non stupitevi, è la regola del mal comune mezzo gaudio e inoltre, magari, vi smuoverà un pochino l’orgoglio!

Se dovete sostenere esami o colloqui di lavoro

  Will Hunting e La ricerca della felicità

will huntingAllora prima di un esame, come tutti, mi sento un po', come dire, ansiosetta! In quel caso mi viene sempre in mente una scena del film Will Hunting, genio ribelle.

La scena è quella in cui Will (Matt Damon) un ragazzo geniale, senza genitori, viene arrestato per rissa e deve presentarsi davanti al giudice ma sceglie di non farsi rappresentare da un avvocato. Cioè? Si difende da solo.

Il giudice spiega come Will, in un precedente discorso molto convincente si era difeso citando la legge "libera proprietà di carro e calesse del 1789” e di come fosse stato prosciolto (a seguito di un furto di auto). 

È una scena che aiuta perché mi fa pensare che in certe situazioni è davvero fondamentale credere di essere all’altezza . Allora penso di raccogliere tutta la mia concentrazione e avere fede sul fatto che il mio cervello mi invierà le giuste informazioni al momento opportuno!

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A ridosso di un esame, la strategia è SENTIRSI preparati (più importante di ESSERE preparati) e farlo vedere anche a chi vi sta valutando. Se crediamo fermamente che da soli siamo capaci...lo crederanno anche gli altri!

Il film La ricerca della felicità invece è intriso di lezioni di vita, ma la scena che ci potrebbe risultare molto utile è quella del colloquio (video qui sotto). Will Smith si presenta sporco e affannato, ma nonostante l’apparenza riesce ad incantare i suoi futuri capi, mostrandosi umile, intelligente e pronto. Ancora una volta, se ci fidiamo di noi…siamo infallibili.

A chi li consiglio:

A tutti quelli che devono sostenere una prova importante e hanno bisogno di credere in sé stessi.

 

Attenzione, sta per arrivare l'ultima tripletta.

Se state attraversando un momento di depressione o malinconia

wonderWonder, Inside out e K-Pax

La tripletta è rivolta a chi deve affrontare un momento no.

  • Wonder

Wonder parla di un bimbo che, a causa di problemi di salute, ha una faccina non bellissima di cui si vergogna molto ma si fa accettare nonostante le apparenze.

Un film che ci rende consapevoli di come si possa trovare la felicità anche se la vita non va nel verso in cui vorremmo, e nonostante a volte sia difficile, possiamo contare su persone che vedono ben al di là delle apparenze e che ci amano così come siamo.

  • Inside out

Inside-outCapolavoro della Pixar, è la storia una bambina vista dal punto di vista…delle sue emozioni. Un film che ti fa capire un’importantissima verità. OvveroP Persino le emozioni negative, quali rabbia o tristezza, sono utili per raggiungere la felicità. Quindi è bene viversele e non tentare di soffocarle.

  • K-pax

È un film su un uomo (Kevin Spacey) preso in custodia da un ospedale psichiatrico perché sostiene di essere un alieno. Nonostante le iniziali diffidenze anche lo psichiatra curante, dopo un po'...comincia a crederci!

L'alieno (nelle sue tante descrizioni del suo pianeta) dice che su K-pax “tutti gli esseri hanno la capacità di guarire da soli(riferendosi alle malattie mentali). È una cosa che su k-pax sappiamo da un milione di anni".

Un film che fa capire quanto sia importante allargare le proprie vedute: facendolo, possiamo entrare in contatto con realtà del tutto inaspettate, che possono cambiarci la vita.

Beh, direi che, per cominciare avete ottime prescrizioni. Non mi resta che dirvi…buona visione!

sara-salini

 Sara Salini  

Blogger cinefila

 


 

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Perchè l'emotività vincerà sempre sul raziocinio nelle scelte

Sliding doors

sliding- doorsRicordate il film anni ‘90 con Gwyneth Paltrow, in cui il destino di una ragazza veniva deciso dall'aver preso o meno una determinata corsa di metro?

Il classico che succederebbe se. Che succederebbe se stamattina avessi preso l’autobus piuttosto che il treno? Se avessi accettato quel posto di lavoro? Se fossi nato in un altro Paese? Se quella persona fosse ancora viva?

Il gioco dei se, coacervo di tutte le storie, inizio di ogni narrazione. Tuttavia, per quanto film, racconti, libri esistano per darci possibilità di vivere vite diverse dalla nostra, purtroppo o per fortuna fino a questo momento ci è concesso di vivere una sola esistenza.

E quest' ultima ci pone continuamente di fronte a chi scegliamo di essere.

Cuore vs cervello, l'eterna diatriba

cuore e cervelloVi rivelerò un segreto: una scelta, per quanto pensiamo possa essere così, non viene mai dettata dalla razionalità.

Anche se tutto il raziocinio del mondo vi portasse a restare fermi nella vostra comfort zone, fisica o emotiva, se il cuore urla che è tempo di cambiare la sua voce finirà per imporsi.

Proprio per questo motivo non esiste una decisione giusta, ma solo una decisione, che può essere più o meno complicata.  

Finchè si tratta di scegliere tra thè e caffè,  andare in palestra o meno, uscire o non uscire un sabato sera tutto risulta ancora abbastanza semplice.

Ma il gioco si fa più duro quando si deve decidere se confessare o meno una bugia scomoda. Se lasciare un vecchio amore per uno nuovo. Se trasferirsi in un’altra città per inseguire il proprio sogno, lasciandosi alle spalle famiglia e amici e partendo soli all'avventura. 

Integrità

ragazzaCiò che ci farà sentir bene sarà essere sempre coerenti con noi stessi.

La decisione più saggia sarà quella che ci darà pace, che andrà a braccetto con le nostre coscienze e ci consentirà di rimanere in linea con la nostra essenza.

Aver scelto la giusta direzione pervaderà  il nostro corpo con un senso di pace: avvertiremo in quel preciso istante l' equilibrio tra mente e cuore.

La maggior parte delle volte si tratta di abbattere il confine con la paura di fallire, di sbagliare e diventare artefici del nostro cammino.

La felicità è un percorso, una porta che apre numerosi cammini.

 

di Irene Caltabiano

 

 

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Resilienza: impariamo da chi ha fatto della sua difficoltà una forza

“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora”. (Goethe)

fantasiaCiò che siamo capaci di fare è straordinario. Quando riusciamo a credere in noi stessi e puntiamo dritti verso l’obiettivo siamo inarrivabili!

Il nostro cervello è in grado di fare innumerevoli cose. Apprende, memorizza, associa, inventa!

La nostra nobile discendenza

A ben guardare  abbiamo una discendenza illustre: l'umanità ha affrontato guerre, malattie, predatori, catastrofi naturali! Questo significa (per quelli che masticano un po' di darwinismo) che abbiamo EREDITATO la RESILIENZA.

Cioè siamo, di fatto, programmati per fare fronte ad eventi stressanti. Abbiamo tutte le risorse necessarie, dobbiamo solo rispolverarle.

Chi sono i resilienti?

temple-grandinI resilienti hanno caratteristiche specifiche e tutti noi possiamo arrivare a raggiungere il nostro stato di grazia!

L’ottimismo, il persistere negli obiettivi anche dopo qualche sconfitta, avere chiaro il concetto che i momenti difficili sono circoscritti e superabili.

Ecco le caratteristiche del resiliente. Ma non solo: la persona resiliente crede in se stesso e nelle proprie risorse.

Un esempio di resilienza

temple-grandinTempo fa mi sono imbattuta nella lettura della biografia di una persona incredibile, che può essere un modello per chi crede che le difficoltà possano allontanarci dagli obiettivi e, nello stesso tempo, avvicinarci al traguardo, se affrontate nel modo giusto.

Temple Grandin è nata negli anni ‘50, in America. Oggi professoressa associata della Colorado State University, inventrice, scienziata. Cosa c’è di particolare in questa storia? Temple non è come tutti.

Non ama essere toccata, non le piace molto la gente. Non riesce a decodificare le espressioni altrui, si è sempre sentita immersa in un ambiente che non era il suo. O, come ha scritto di lei il neurologo Oliver Sacks, Temple si è sempre sentita come “un antropologo su Marte”. Temple è un' Asperger.

Se non avete chiara la condizione, provate a immaginare di essere in un paese straniero che usa una lingua diversa dalla vostra e un linguaggio del corpo incomprensibile. Temple vive la sua infanzia fra diagnosi sbagliate (che variano fra il ritardo mentale e lesioni cerebrali) e terapie correttive.

In realtà in lei alberga una mente geniale, in grado di fare grandi cose, ma purtroppo il mondo non riesce ancora ad accorgersene.

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Lezioni importanti che possiamo imparare da Temple

temple-grandinLei fa della sua condizione un motivo di orgoglio. È diversa dagli altri? Si! Basta guardare come spiega con entusiasmo, durante gli interventi che svolge in giro per il mondo, della sua mente Asperger.

Il suo cervello è sviluppato in un senso (preciso nei dettagli, memorizza come un pc) e carente in un altro (socialmente Temple è come Sheldon Cooper, per capirci).

Ha infatti passato la sua vita sfruttando  la condizione di Asperger per progettare e inventare. Non si è concentrata su ciò che le mancava ma su ciò che aveva.

Ha raccontato la sua esperienza nel libro “Pensare per immagini” e tiene conferenze in cui spiega come funziona il cervello Asperger e quanto sia importante che chi soffre di questa sindrome sviluppi capacità speciali.

Ma, cosa più importante, regala speranza! Come accennavo all’inizio, nonostante le difficoltà, siamo naturalmente portati a superare gli ostacoli e quando sono molti non arrendetevi. Abbiamo pur sempre una buona discendenza genetica dalla nostra!

di Sara Salinisara-salini

 

 

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