Allena il pensiero strategico ☝

I sei segreti per partorire un'idea geniale

In un mondo che ci inonda di informazioni e immagini è sempre più difficile avere un'idea innovativa.

ideeSiamo così bombardati da notizie di ogni tipo (moda, arredi, natura, animali) che non abbiamo nemmeno il tempo di pensare. 

Tutto sembra già stato scritto e inventato. Anche quando, finalmente, stiamo per gridare Eureka! veniamo subito distratti da qualcos' altro. Che disastro!

La classifica che vi farà sentire più intelligenti

È dal caos che nascono le stelle. 

Diceva un certo Nietzsche...Solo dalla confusione, dunque, possiamo tirar fuori il nostro firmamento. Come? Aspettando l’ispirazione? Assolutamente no!

Esistono semplici metodi per consentire al  cervello di mantenersi attivo e creativo.

taccuino

Dolce notte!

Quando  andiamo a  dormire ecco giungere i pensieri legati al giorno appena trascorso: spesso è il momento più fecondo per partorire idee geniali. 

Tenere un taccuino sul comodino è senz’altro di buon auspicio (molte persone di successo lo fanno). 

Appuntate qualsiasi cosa: frasi, argomenti, progetti, etc.  

Anche quello apparentemente più strano potrebbe rivelarsi un tesoro prezioso. 

Inoltre, dedicare un momento della giornata a tutto ciò che passa per la testa è terapeutico e funzionale  al proprio benessere psico-fisico.

 

Il segreto per un'idea geniale?

creatività

È possibile sviluppare una lista di consigli pratici in grado di far nascere stelle?

La risposta è sì.

Ecco in sei punti chiave per partorire un'idea geniale

 1) Nel quotidiano, oltre ad essere influenzati da immagini ed eventi esterni, non possiamo fare a meno di portare avanti la nostra vita relazionale.

 Avere buone amicizie e curiosità di conoscere sempre persone nuove è stimolo per la mente. Assorbire storie e esperienze altrui diventa spunto di informazioni preziose.

2) L’idea originale nasce inaspettatamente. Ad esempio, quando ho piantato l’aloe in giardino, sapevo il risultato che avrei ottenuto (una pianta bellissima) ma sono rimasto sbalordito quando senza aspettarmelo, ho visto crescere altre figliolette nate grazie alla gettata della mamma.

Il consiglio è dunque  lasciarsi stupire e fare in modo che le idee più sorprendenti arrivino senza  fretta.

3) Ecco, la fretta. Chi corre senza meta non arriva da nessuna parte. Per cui, se oggi non avete nulla in testa perché siete sfiniti dal lavoro, niente preoccupazioni. Le idee arriveranno un altro giorno.

4) Ahimè, può succedere di non aver sempre disponibile il nostro amato taccuino quando ci sovviene un’idea geniale.  Dal momento che un pensiero speciale può arrivare in qualsiasi momento, in mezzo al traffico o mentre fate la spesa, cosa fare? Se è possibile ripeterlo ad alta voce altrimenti usate lo smartphone o riassumetelo in un messaggio vocale (se siete fermi al semaforo).

5) C’è chi non riesce a macinare nulla e chi troppo. Il risultato è comunque lo stesso: il nulla. Un ottimo consiglio, in entrambi i casi, è provare a uscire dagli schemi stravolgendo le proprie abitudini quotidiane.  Cominciate ad esempio da una breve passeggiata in mezzo alla natura.

6) Esorcizzare un pensiero è un metodo efficace per lasciare spazio al nuovo. Ecco perché è importante annotare tutto quello che passa per la testa per poter far fluire una marea di idee dandogli forma.

Il seme dei nostri sogni: la motivazione!

Notare bene...

 Riprendendo Nietzsche, lasciamoci andare al caos. L’importante è, paradossalmente, non avere nulla fin troppo chiaro ma la capacità di farsi sorprendere da un’idea brillante. 

Ed ecco la vostra stella danzante!

Luca Mordenti

di Luca Mordenti

 

 

 
 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Uscire dalla gabbia delle convinzioni limitanti

«Tutto quel che so è  di non sapere nulla», citando un filosofo greco.

Forse prendeva distanza da certe convinzioni? Una cosa è certa, non si può vivere di certezze! Chiunque di voi abbia superato il quarto di secolo, voltandosi indietro, si accorgerà di quante idee o pensieri sono cambiati col tempo. Il cibo, ad esempio:«Non mi piacciono le lenticchie» dicevo a sedici anni «non le mangerò mai»

Eppure durante un Capodanno, ritrovandomi nel piatto solo quelle, sono stato costretto a mangiarle. Buonissime!

Se le convinzioni si limitassero a influenzare la nostra dieta, non sarebbe poi così drammatico; abbiamo una tale scelta di alimenti che potremmo anche fare a meno di certi legumi.Purtroppo però, veniamo influenzati in tutto, anche senza accorgercene.

Prendiamola alla larga

Limitanti e potenziali. Due sono i tipi di certezze psicologiche di cui siamo "vittime". Da una parte, come dice la parola, siamo vincolati e bloccati. Non riusciamo ad esprimerci o esplorare la vita con serenità perché intrappolati da un pensiero che non lascia via di scampo o valide alternative. Dall’altra parte invece possiamo trarne vantaggio. 

Se crediamo di poter svolgere un’ azione, probabilmente ce la faremo! In un certo senso, le convinzioni potenziali non sono altro che una sorta di obbiettivo che ci poniamo di raggiungere.

Una teoria valida

Far fronte alle convinzioni limitanti? Bisogna intervenire, come spesso dico: “fregando se stessi. La personale esperienza d’ansia e pensieri ossessivi hanno portato a sostenere che sia la nostra mente ad avere un potere. Esistono infatti pensieri compulsivi che, anche se non vogliamo, ci influenzano e prendono il sopravvento sul conscio. Non ne abbiamo controllo e a lungo andare diventano una forma di disabilità. La prima mossa da compiere è identificare la convinzione e affermare il contrario. In questo modo si capisce se è corretta o frutto di un limite invalidante.

Esempi disabilitanti

C’è crisi, sono un fallito, stanco, non concluderò mai niente. Senza contare le convinzioni sul bisogno di denaro. Questi pensieri a priori, ci limitano di fronte ad ogni salto di qualità, escludendo la sorpresa e rendendo la nostra vita noiosa e monotona.

 

Obbiettivi potenziali

Basta leggere qualsiasi biografia di personaggi famosi per constatare come ci sia un punto preciso della loro vita in cui, a pensieri-negativiprescindere da tutto, ci si imbatte in un limite. Il successo non arriva come la manna dal cielo ma credendo all’impossibile. Solo se si vuole fortemente una cosa la si può ottenere. Una volta raggiunto l’obbiettivo, cosa si presenta davanti? Un panorama di possibilità. La mente si trasforma, si diviene padroni della propria vita.

Sfondare le barriere è possibile

Sostituire i limiti come possibili ostacoli da superare è il primo passo verso la maturazione. È difficile eliminare una convinzione limitante ma sforzarsi a piccole dosi nel cambiarla è il primo passo.

Dalla teoria alla pratica.

Un sunto efficace per far fronte alla disabilità mentale si può suddividere in tre passaggi:

1.     Identificare le convinzioni (interrogarsi sul proprio pensiero, sull’origine e in che modo potrebbe evolversi)

superare-un-ostacolo

2.     Sostituire il limite come un ostacolo da superare.

3.     Agire.

Dentro di noi si nasconde un’energia inestimabile, occorre stimolarla per rendersi conto dei poteri che abbiamo e come possano trasformare positivamente la nostra vita. 

A volte, per darmi carica, penso che dentro di me viva un leone. A volte dorme, ma quando è sveglio occorre liberarlo dalla catena e lasciarlo agire liberamente.  Perché ? Yes, we can!

luca-mordenti

di Luca Mordenti

 

 
 
 

google playSeguici anche su Google Edicola »

Continua...

Paura di chiedere un aumento? Utilizza la tecnica del semaforo

Quante volte vi è capitato di non essere riusciti a ribattere?

faccia-che-sbuffaMagari tornando a casa, mangiandovi le unghie dal nervoso: «Avrei potuto rispondergli in questo modo!».

Le circostanze quotidiane ci mettono alla prova. Soprattutto per chi vive in metropoli: caos alle stelle, gente irritata e via discorrendo. Trovare la risposta giusta ad ogni situazione non solo ci consente di essere assertivi, ma ci evita spiacevoli malumori.

Se scrivo questo articolo è perché mi sono trovato tantissime volte in situazioni lasciate a metà, e, confrontandomi tra amici, ho scoperto che non sono l’unico ad avere questo tipo di problema. La tecnica del semaforo mi ha aiutato a trovare la risposta ad ogni evenienza.

 Cos’è?

semaforoImmaginate di essere di fronte ad un incrocio, davanti a voi c’è un semaforo. La luce verde indica sicurezza; gialla - attenzione, rossa- fermati. Quel che occorre è conoscere l’incrocio e il significato dei colori, solo così filerà tutto liscio. Perciò: Domanda= incrocio; Risposta= semaforo.

Il nostro grado di conoscenza ci indicherà come rispettare e adeguarsi ai segnali . Ecco, un esempio: Supponiamo che vogliate chiedere un aumento al vostro capo. Quante volte ci avete pensato? Beh è ora di farlo ma prima dovete ipotizzare tre tipi di risposte.

1.     “Valuterò quanto posso aumentare. Te lo meriti” – Verde.

2.     “È  un periodo difficile, se ne parla tra qualche mese. Forse” – Giallo.

 

3.     “No, è impossibile. Costi già troppo” – Rosso.

Come ribattere? D’altronde è anni che lavorate per la società, vi siete sempre comportati bene e un aumento vi sembra lecito.

1.     “Vedrà, tutto questo mi spingerà a fare ancora di più. Ne sono grato”

2.     “Le ho domandato dell’aumento perché ho ricevuto altre proposte. Mi spiacerebbe non poter più lavorare per lei”

3.     “Ho sempre lavorato onestamente e duramente. Sono dispiaciuto”

Se avrete già precedentemente ipotizzato questo botta e risposta, volete sapere perché sarete più sicuri e assertivi? Avete giocato di anticipo e non vi siete fatti prendere dall’emozione e dalla confusione.

In soldoni: dovete stare sul pezzo.  Ovviamente ogni risposta è soggettiva e bisogna valutare la pericolosità dell’incrocio ma, partire consapevoli di trovarsi a fronteggiare alcuni segnali, vi consentirà di non farvi cogliere impreparati. Potrete rispondere o controbattere a tutto perché avete il jolly in tasca.

Vietato avere limiti

ascoltoOra che avete scoperto la tecnica del semaforo, non riposate sugli allori. Un costante allenamento è di buon auspicio per essere sempre pronti. Non solo vi aiuterà a stare sul pezzo e farvi valere ma vi sentirete meglio anche in tante altre situazioni di incertezza. Per prima cosa:

Leggete libri di qualità (inutile ripetermi ma stimola la mente)

Allenate il flusso di conversazione: una delle regole principali è l’ascolto. Non pensate alla risposta che dovete dare ma anzitutto concentratevi su quello che l’interlocutore sta dicendo. In questo modo potrete sfruttare al meglio il vostro potenziale. Un esercizio divertente potrebbe essere fatto in coppia con un amico. Seguendo il flusso delle risposte sbizzarritevi con battute e contro battute.

 Aumentate la fiducia in voi stessi, regola fondamentale non solo per aver sempre la risposta a tutto ma per affrontare la vita da protagonista.

Ricordatevi: davanti a voi ancor prima di un capo, avete un uomo. Forza e coraggio, la chiave del successo è non aver paura di esprimersi. 

Provate e poi ditemi se non vi siete sentiti meglio. Impossibile. 

luca-mordenti

 

di Luca Mordenti

 

 

 
 
 
 

google playSeguici anche su Google Edicola »

Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci