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Mitico scambio di Tweet tra Apple e un utente. Figuraccia!

Qualcuno pensa che dietro il profilo Twitter di Apple Italia ci sia un Commodore 64, fatto sta che lo scambio a colpi di tweet è diventato subito un caso da social network.

Apple che si autopromoziona il nuovo sistema operativo IOS8 che non permetterà più errori di ortografia, e per farlo scrive "un altra cosa" senza apostrofo!

Prontamente @Va_le_28  risponde e fa notare l'errore. Apple Italia, o il nerd che ci sarà dietro, non capisce una beata m... e anche infastidito, risponde: "sarà si scrive con l'accento" !!!

Meraviglia della comunicazione moderna...

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Esperimenti social: perché parlare è ancora la forma di comunicazione più efficace

L’altra sera, dopo cena, mi sono accomodata sul terrazzo in cerca di un po’ di sollievo dall’afa. A parte la solita comitiva di alcolisti poco anonimi che sostano cronicamente nella piazzetta e che indisturbati assumono ettolitri di pessimo Tavernello e si intrattengono con pulzelle prezzolate, la vita in questo quartiere di Roma Nord scorre abbastanza tranquilla. Ah, qualche mese fa c’è stata una rapina all’ufficio postale, ma nessuno ne ha parlato e quindi è come se non fosse successo niente. Ormai, in tutta la città, i rivenditori di alcolici a basso costo mascherati da fruttivendoli spuntano come  funghi,  e così anche al piano terra del mio condominio ho lo spaccio di birra aperto h24.  Comunque, dopo avervi descritto il contesto, arrivo al punto. Come ogni sera, sotto casa si forma un nutrito capannello di ragazzini in cerca di un po’ di alcol a poco prezzo e fin qui nessun problema, sino a che il biondino del gruppo abbandona la sua bottiglietta di Peroni davanti al mio cancello. Avendolo colto in flagrante, non ho potuto fare a meno di esternargli il mio disprezzo per questo atto di inciviltà gratuito:

“Bravo str###o, portatela a casa”!

Evidentemente infastidito, il pischello monta sulla sua  city car e parte in accelerata, ma dopo pochi metri, eccolo che accosta e parcheggia. Scende dall’auto, raccoglie la bottiglia e la getta nel cassonetto. Gli urlo un sentito Grazie dal balcone e, soddisfatta della riuscita del mio intervento da moralizzatrice, vado a dormire. Avrei potuto fare finta di niente, osservare inerme l’infelice gesto del ragazzino e scatenare su Facebook l'invettiva sulla maleducazione dei giovani d’oggi, avrei potuto incentrare quest’articolo sull’assenza di speranza per le nuove generazioni…e invece…è bastato parlare al diretto interessato per ottenere un risultato!

Vale

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Eccellenze italiane “sommerse” : ci pensano gli “Indiana Jones” di Fattobene

Da brava salentina,  non appena sono andata a vivere fuori dall’amata terra natia, una delle prime cose di ci ho avvertito forte, fortissima, nostalgia, è stato il caffè Quarta. Questo nome probabilmente dirà poco o niente a chi non vanta antenati messapici, ma per chi l’ha provato è difficile da dimenticare. Capite quindi che chi come me ha sviluppato una sorta di ventennale dipendenza nei suoi confronti, semplicemente non riesce a farne a meno. Il problema però è che, altrove, la bevanda “divina” è praticamente introvabile. Fattobene è un progetto nato per “venire in soccorso” di prodotti come il caffè Quarta. A fondarlo, la giornalista Anna Lagorio e il fotografo Alex Carnevali, che, dopo un viaggio nel Sud Italia, hanno deciso di raccogliere e (ri) lanciare una serie di “tesori” locali poco noti al di fuori del territorio d’origine.
 
«Ogni oggetto ci ha colpito per motivi diversi: una grafica o un design unici, una storia curiosa o la sua semplicità apparente (qui, anche una candela può diventare un’opera d’arte). Molti di loro sono impossibili da reperire su base nazionale: per questo, abbiamo deciso di creare un luogo dove i lettori possano scoprirne le storie. A breve, apriremo il nostro shop online, un’occasione unica per immergersi in un atlante di cultura materiale e acquistare un frammento di storia». Così le “menti” di Fattobene hanno presentato il progetto.
 
Il sito ospita “perle” come Crystal Ball, la brillantina Linetti, la celebre Coccoina e il mitico Tamarindo Erba.
E tu, c’è qualche specialità della tua terra a cui sei legato? Trovi particolarmente ingiusto non poterla gustare fuorisede e/o che gli altri la conoscano? Chiedi aiuto ad Anna e Alex! Magari i tuoi amici ti ringrazieranno…
 
Franziska
 
 

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