Il più trendy
Qual è il momento in cui un determinato abito, cellulare o taglio di capelli diventa trendy e mezzo mondo deve necessariamente mostrarlo? Da cosa dipende il successo o il flop di un prodotto?
Forse sarebbe più corretto dire da chi. Tutti abbiamo un amico, una zia, un fratello "pionieri degli acquisti", aggiornatissimi su ogni nuovo ninnolo. Individui che, quando si tratta di shopping, non sbagliano un colpo.
Noi li chiamiamo salva-vita, le aziende influser. E, a conti fatti sono il tesoro più grande dei brand. Ancor più dei tanto nominati influencer.
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Chi sono gli influser?
Chiara Ferragni & co si limitano a promuovere o rappresentare un marchio già di per sè famoso. Gli influser sono trendsetter, ovvero anticipatori del successo di determinati articoli, e sono mica così comuni: rappresentano infatti appena il 5, 5% della popolazione.
Si parte da un presupposto sociologico fondamentale: c’è sempre bisogno di una guida nell’accettare un mutamento. Dunque un ridotto gruppo di individui, già inclini a recepire e diffondere le novità, aiuta la maggioranza perplessa a superare le incognite del cambiamento in modo più rapido e sicuro. E questo vale in tutti campi dell’esistenza, non solo nei consumi.
Di fatto, riferendoci al pratico, non siamo più inclini a comprare un prodotto se ce l’ha suggerito per primo qualcuno di nostra fiducia?
Una storia lunga
Cambia la terminologia ma non la sostanza. Gli influser, sulla carta, hanno già mezzo secolo. Il primo a parlarne infatti fu il sociologo Everett Rogers, che elaborò la teoria dei modelli di diffusione, processo mediante il quale le innovazioni proliferano e vengono adottate nelle comunità di consumo.
Lo studioso affermava che, grazie al ruolo di due gruppi di persone, gli innovatori e gli early adopter (il gruppo di individui che abbraccia immediatamente quell'abitudine in seguito all'influenza dell'innovatore alfa) il resto delle persone può affrontare il cambiamento perché qualcun altro l’ha già sperimentato.
Come si individua un influser?
Gli influser sono diventate figure talmente importanti da dar vita a società che ne vanno a caccia. in Italia Influse, azienda con sede a Milano studia, monitora e comprende i loro comportamenti per pianificare azioni di comunicazione che sfruttino l’attitudine naturale di questi individui alla guida della maggioranza.
Il direttore Gianmaria Padovani, ex giornalista di Panorama, li descrive come “persone che ricavano soddisfazione e costruiscono la propria riconoscibilità sociale proprio nell’essere riconosciuti nelle proprie cerchie come i suggeritori, i detentori di tutte quelle informazioni che hanno a che fare con la novità".
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La società conta già clienti importanti quali Axa, Adidas, Microsoft o Nike. Un giro d’affari che mira a raggiungere il milone di euro di fatturato entro il 2018 e vanta una rosa di utenti di 1, 3 milioni di persone corrispondenti al profilo ricercato.
«Agendo nelle modalità più opportune e nei contesti più adatti, Influse è in grado di parlare agli Influser, innescando grazie a loro nuove dinamiche di consumo in grado di influenzare il ciclo di vita di vita dei prodotti sin dalla loro nascita».
Siete gli innovatori del vostro gruppo? Pensateci. Potreste essere i prossimi trend-setter.
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