We are Social. Be social ☮

Madonne dell'adesso: l'idea di Collettivo FX

Collettivo FX

madonna-dell'adesso-1Qualcuno forse si sarà già imbattuto, girando l’angolo di una delle vie della propria città, in una coloratissima versione graffito della Vergine Maria. Chi ha realizzato questi incredibili murales?

Il Collettivo FX è un gruppo di giovani street artist italiani, nato a Reggio Emilia ma che ha presto ottenuto largo seguito lungo l’intero stivale.

Fondato nel 2010, ha già alle spalle numerose opere e progetti di riqualificazione urbana. Concentrati principalmente sul sociale e con graffiti volti a stimolare la riflessione, i writers riempiono città e luoghi degradati di arte e bellezza.

Sacro e profano

madonna-dell'adesso-2Ragazzi che agiscono sotto pseudonimo ma la cui bravura è evidente e merita di essere condivisa con un ampio pubblico.

 D’impatto il lavoro svolto sulla sopraelevata di Genova o il progetto “ Dietro ogni matto c’è un villaggio”, finalizzato a dar voce alle storie di chi è stato spesso considerato il folle di turno. Un progetto che ha davvero del commovente, di cui vi invito a visitare la pagina.

La loro ultima fatica si chiama invece Le Madonne dell’Adesso

madonna-dell'adesso-3

Sono certa che pioveranno critiche e molti etichetteranno l’idea come inopportuna. Ma in pochi sanno che la rappresentazione religiosa nasce per avvicinare il popolo analfabeta alle Sacre scritture.

Leggi anche: Kabir Mokamel: la street art non è solo Bansky

Perché dunque rappresentare una delle icone religiose per eccellenza? Da un punto di vista meramente pagano, la Vergine è  la donna più famosa del mondo: affrescata, intagliata, dipinta, stampata; l’iconografia mariana, pur rimanendo uguale a sé stessa, è stata riempita di significato nel corso dei secoli.

 

Proteggici dal male?

madonna-dell'adesso-4Ciò che al Collettivo FX però preme rappresentare è il rapporto fortissimo che la Madonna ha con il popolo e il luogo. I writers hanno infatti dichiarato: « Cerchiamo Madonne che abbiano un legame con una comunità, e il nome e la simbologia deve rappresentare un avvenimento storico o leggendario del posto in cui si trovano».

In molti casi la Vergine si fa rappresentazione dell’identità di una comunità. Abbiamo la Madonna della Tosse, dell’Umiltà, delle galline, della Sanità, le più assurde declinazioni attraverso le quali il popolo ha esorcizzato le paure e chiesto nel tempo protezione da qualche male.

La volontà era calare questa figura senza tempo nella contemporaneità. L’intero progetto è infatti partito da una semplice domanda: da cosa ci dovrebbe proteggere oggi la nostra Madonna?

Genova, Quarto, Zingonia,Napoli, Amatrice, Alessandria, Monferrato. Luoghi inusuali, lontani dalle mete più conosciute. Ma forse è ciò che rende queste opere d’arte tesori ancora più preziosi da scoprire.

Nel caso scoviate una di queste potete segnalarla sul profilo Instagram del Collettivo FX con il tag #madonnadell'adesso. 

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

Moveng, l'app napoletana che libera dalla doppia fila

Dove possiamo fare e non facciamo, dove non è la natura ma l’uomo, è nella terza di queste piaghe…Lei ha già capito…è il traffico!! Troppe macchine!

jhonny-stecchino La celebre battuta di Johnny Stecchino non è poi tanto lontana dalla verità. E, purtroppo, soprattutto al Sud, siamo maestri di ingorghi e doppie file. A volte anche di triple.

Il problema è reale. Lo sanno bene i poveri automobilisti bloccati per ore perché stretti da file di macchine, a volte da entrambi i lati della strada. Per quanto la cosa abbia del pittoresco, a Napoli hanno tentato di risolvere l’inghippo …alla maniera partenopea.

 

Si chiama Moveng ( modo dialettale per dire ora arrivo!) ed è un’app che permette di gestire lo stress da doppia fila. Nata dalle menti di Fabio Capurro, imprenditore, Luigi Chougard, ingegnere informatico, e Vincenzo Impiccichè, è possibile scaricarla gratuitamente sul proprio smartphone.

Come funziona

movengChi parcheggia in doppia fila inserisce il proprio numero di targa e cellulare. L’altro utente, registratosi a sua volta, nel caso in cui si ritrovi bloccato dal mariuolo in questione, fotografa la targa dell’auto che ostruisce il passaggio. In tempo reale arriverà una notifica sul cellulare del trasgressore, evitando al malcapitato di perdere la sensibilità delle mani sul clacson.

«Non trattiamo dati sensibili e rispettiamo la privacy di chi si registra» dice Capurro.«So bene che potrebbero piovere critiche, magari anche giuste. Io però dico che in una città dove purtroppo questo è la normalità, la nostra applicazione può essere utile per alleggerire chi ogni giorno è vittima dei trasgressori. Io spero che un giorno quest’applicazione non serva più, anzi me lo auguro»

Ce lo auguriamo tutti. 

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

 
 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

L'esperimento di Udine today: chi è la vera capra?

Guerre da tastiera

gatto-tastieraOgni giorno un utente Facebook si sveglia e sa che dovrà scrivere un’ invettiva. Non importa dove né quando: la cosa fondamentale è digitare qualche menata su articoli a caso.

Gli analfabeti funzionali e la loro sfilza di commenti senza senso sono ormai diventati sottofondo fastidioso delle nostre giornate. Non ci facciamo quasi più caso. Tuttavia loro stanno lì, più veloci della luce, ad assurgere al loro compito.

Normalmente andrebbero compatiti. Ma c’è chi ha ancora voglia di dimostrare al mondo la loro ignoranza.

Leggi anche: Webete sta alla Crusca come la stupidità ai social

L'esperimento

udine-today

Lo sport preferito degli analfabeti funzionali è passare da un titolo all’altro senza leggerne il contenuto. Udine Today, quotidiano web friulano, ha voluto “contare le pecore”, facendo una stima di quante persone avrebbero abboccato al loro esperimento.

"La prima squola di social network e friulana", titolo di un pezzo con chiari errori grammaticali, è stato condiviso sulla pagina Facebook della testata, in mezzo ad altri articoli. Chi ci avesse cliccato su avrebbe immediatamente fatto luce sull’inganno. Ecco il contenuto:

 

“Questo non è un articolo. Abbiamo scritto un titolo generico, a caso, in cui abbiamo inserito – volutamente – due errori ortografici da penna rossa. La nostra iniziativa vuole essere solamente un’indagine, quasi un gioco, per scoprire quante persone commentano di getto – sui social – gli articoli senza accedere al contenuto. Spesso sono presi dalla rabbia, dalla foga, dalla noia, da manie di superiorità o da altre mille motivazioni e trovano la necessità di commentare a priori, fermandosi solamente alle prime informazioni che trovano.”

Pochi minuti dopo la pubblicazione è giunta la pioggia di commenti dei paladini della grammatica italiana.  Da "Vergogna, chi vi ha dato la laurea” ad “Assumete gli analfabeti ora?” oppure “A scuola ci deve andare chi scrive gli articoli!" e  via dicendo.

 

Dopo averli lasciati sfogare un po’, Udine Today ha scritto un pezzo in cui diceva la verità : "Errori ortografici in un articolo di Udine Today: era un test". Non contenti, persino dopo che l’arcano era stato svelato, l'autonominata Accademia della Crusca del web non ha tardato a commentare: “ Tutte scuse, dovete rileggere prima di pubblicare”.

Smaschera la capra

capraUdine Today non è certo l’unica a giocare con l’analfabetismo funzionale. Ci sono fior fior di pagine Facebook che raccolgono a piene mani dai contenuti che l’ignaro gregge fornisce quotidianamente.

A riprova della tesi sotenuta da Udine Today, il sito Science Post, il 4 giugno 2017, aveva pubblicato un post il cui titolo recitava: «Secondo uno studio, il 70 per cento degli utenti Facebook prima di commentare gli articoli di scienza, legge solo il titolo»

Dove stava l’inganno? Il testo era il lorem ipsum, classico contenuto riempitivo. Risultato? Quarantaseimila condivisioni, meno della metà di visualizzazioni effettive. Un problema reale difficile da combattere.

Non sentite anche voi i belati? 

di Irene Caltabiano

 

 

 
 

 

google playSeguici anche su Google Edicola »

 

Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci