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Ambrosia, gloria e vita alla nuova carne

Sembra la trama di un film di Cronenberg. 

Invece la finzione sta diventando ombra pallida della realtà. Si chiama Ambrosia e il nome non è un caso: la startup americana, se non offre l’elisir di lunga vita, ne propone comunque un valido sostituto. L' imprenditore e medico trentaduenne Jesse Karmazin, opera trasfusioni di sangue più giovane nel corpo di una persona più anziana. Il tutto alla “modica” cifra di 8000 dollari.

La ricerca prende il via da un esperimento già precedentemente svolto sui topi: un roditore più anziano e uno più giovane, i cui sistemi circolatori sono stati messi in condivisione per alcuni giorni. Durante il periodo di osservazione viene notato che, col passare del tempo, l’esemplare più vecchio mostra miglioramenti dal punto di vista cardiovascolare. Ambrosia starebbe ora  cercando circa seicento volontari per il suo esperimento; i benefici non sono ancora certi sugli uomini. 

Lo studio di Karmazin compie però un'operazione diversa rispetto a quella operata sui topi: trasferisce plasma più giovane ai pazienti over 35 e sta a vedere ciò che accade con il passare del tempo. Un intervento che molti scienziati hanno criticato per mancanza di solide prove scientifiche che attestino un miglioramento. Il timore, non poi così infondato, è che Karmazin stia cercando di arricchirsi sfruttando l’onda lunga di un disagio generazionale in cui si vuole ottenere sempre più la chiave dell’eterna giovinezza.

 A sua discolpa l’imprenditore evidenzia i benefici di Ambrosia: « Il sangue di un giovane organismo è ricco di proteine che migliorano la funzione delle cellule e può, di conseguenza, stimolare la produzione di queste proteine nel corpo di chi riceve la trasfusione ». A onor del vero però, compiere trasfusioni è anche pericoloso. Può infatti portare il paziente a contrarre infezioni e avere effetti collaterali se non si eseguono le operazioni con il giusto controllo.

In mezzo a sangue e ritocchini, che non sia meglio imparare ad accettare il tempo che passa?

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 
 
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Che faresti se potessi tornare indietro di un minuto e mezzo?

Quanti errori riusciremmo ad evitare se tornassimo indietro nel tempo!

E se potessimo arretrare anche solo di un minuto e mezzo? One time machine è un delizioso cortometraggio che ironizza sul “senno di poi”. Vincitore del miglior corto 2015 al Norwich festival, sta facendo capolino in questi giorni su numerosi profili Facebook. Il regista è Devon Avery, alle spalle già diversi corti più o meno conosciuti, affiancato dagli attori Brian Detzen ed Errin Hayes. 

Protagonista è James, inventore di una macchina del tempo che torna indietro di soli novanta secondi. Decide così di testarla con una bella ragazza incontrata al parco, tentando di rimorchiarla. Il finale è esilarante. Prendetevi cinque minuti per  un video che vi strapperà un sorriso. Anche su voi stessi. 

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di Irene Caltabiano

 

 
 
 
 
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Super Trump Run, il videogioco per gli hater del presidente

Gli occhi del mondo sono puntati sul suo imbarazzante ciuffo platinato. 

Apre bocca e ci assale il terrore dell’entità della sua prossima corbelleria. Donald Trump ne spara una dopo l’altra. Ed è stata proprio una delle sue dichiarazioni a ispirare gli sviluppatori di videogame di Syntethic.  Super Trump Run, titolo ibrido fra il più famoso Super Mario Run e la nota band musicale (Super Tramp) è un un videogioco a cui chiunque può giocare, gratis e online, con potere di vita o di morte sul governatore americano.

Ormai è nota la posizione dell’attuale presidente degli USA sul riscaldamento globale: «Una sciocchezza molto costosa con cui bisogna farla finita». Perciò, anche se virtualmente, possiamo far sperimentare al bellicoso politico l’ebbrezza degli effetti del global warming.

Il gioco è elementare: Donald dichiara alla stampa che New York non affonderà come Miami a causa dell’innalzamentodelle acque ma proprio mentre lo dice comincia ad avere l’acqua alla gola. L’obiettivo è farlo sopravvivere e recuperare la maggioranza di monete d’oro di cui va ghiotto. Unico comando? La barra spaziatrice come nei migliori videogiochi vintage.

 

Io non sono ancora riuscita a metterlo in salvo. E probabilmente, nemmeno lo voglio. Sadici, fatevi avanti.

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 
 
 
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