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Donne, l'importante non è il romanticismo ma il corredo cromosomico

Al diavolo scrupoli etici e morali.

La Banca del seme di Londra ha creato l'app definitiva. Altro che Tinder e Meetic. Arriva il postal market dell’eugenetica, la brochure della corretta evoluzione.  Possiamo anche saltare l’estenuante fase di miliardi di whatsapp, imbarazzanti primi appuntamenti, struggimenti vari nell’attesa di un messaggio visualizzato.

Daddy app rappresenta la delizia del clero. Perché? Va dritto al sodo, con lo stesso obiettivo delle altre piattaforme ma senza troppi fronzoli: la procreazione. La messa al mondo di un esserino che ci farà venire più occhiaie di Carolina Crescentini e renderà i nostri ormoni un luna park con montagne russe gratis.

Il maschio alfa si sceglierà in pochi click. Per chi non ha concretamente tempo di sfogliare le migliaia di opzioni, può inserire le caratteristiche fisiche del candidato perfetto. Ci immagino tutte foto di Brad Pitt e Johnny Depp alla mano inserire con cura i dettagli, immaginando un figlio bello come il sole, con occhi azzurro cielo e capelli corvini.In pratica i bruttini ma simpatici non hanno più speranze di ampliare la propria stirpe. Nel momento in cui si trova un donatore che corrisponde alle caratteristiche, arriva una notifica, E il match è fatto per la “modica” cifra di 950 sterline.

Notizia su cui si potrebbe continuare a far battute per ore, se la questione non fosse così delicata. La domanda è sempre la stessa. Dove sta il limite della scienza rispetto a ciò che si può o non si può fare? Scegliere un bambino come fosse un porta-pranzo su Amazon dà un senso di inquietudine. Che si arrivi a desiderare la sterilità per richiedere un figlio su misura? Magari che non si lamenti che non gli piacciono i broccoli, si rifaccia il letto ogni mattina e diventi il nuovo Steve Jobs?

Nonostante i legittimi dubbi, più della metà dei centri di fecondazione hanno aderito al servizio. Infatti, una volta trovato il soggetto adatto, un campione di sperma viene inviato alla clinica in cui verrà effettuata la donazione. Effettivamente l’Inghilterra è stato il primo Paese in cui è nato un bambino grazie alla fecondazione in vitro e da allora la percentuale di successi è stata del 50%. Quindi, dear ladies and gentlmen, via libera al progresso.

Nel dubbio, io scaricherei l'app.  Esiste l’opzione maschio che non semini calzini sporchi, adori il cinema d’autore e sia specializzato in massaggi ayurvedici?

 

 

di Irene Caltabiano

 

 

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Prisma, l'app che ti trasforma nel soggetto di un quadro

Diventare il soggetto di un dipinto di Van Gogh o Kandinskij?

Si chiama Prisma ed è un’app per trasformare ogni scatto in un quadro. È stata creata in Russia ma, in poco tempo, ha raggiunto un successo globale.

Come funziona

Una volta scaricata l’applicazione basterà caricare una foto, tagliarla e scegliere il genere pittorico preferito, dal cubismo al surrealismo, passando per Picasso, Chagall o Liechtenstein. Il risultato finale può essere condiviso su tutti i social e rintracciabili con l’hashtag #prisma.

L’autore è un giovane sviluppatore, Alexei Moiseenkov, che ceratmente non si aspettava il boom ottenuto. Un numero di download molto più rapido di Instagram e Msqrd, in termine di lasso di tempo.  

Prisma è gratuita e priva di pubblicità. « Dobbiamo perfezionarla perché l’abbiamo creata in 45 giorni e ha dei piccoli problemi. Non ci aspettavamo una diffusione così veloce» Il team è alla ricerca  di nuovi grafici e animazioni. Provatela. 

 

di Irene Caltabiano

 

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Quattro app per sopravvivere al periodo pre e post natalizio

Stanno lì, impacchettati nelle loro lucenti e “sobrie” confezioni rosso fuoco.

Panettoni con gocce di cioccolato, ai canditi, con glassa alla vaniglia in salsa di meringa e crema chantilly. Per qualcuno significano l’avvicinamento della Notte Santa, immagini di famiglie felici a guardare Una poltrona per due o scorpacciate di cioccolatini mentre fuori imperversa la tempesta di neve.

Per quanto mi riguarda, niente di tutto questo. Il termine più vicino a ciò che provo quando inizio a vedere pandori a metà ottobre è ansia. 

Il 25 dicembre è troppo vicino al 31, che significa fine dell’anno, che significa tempo di bilanci, che significa…non voglio fare un resoconto della mia vita e non voglio che me lo chiedano nonni, zii e parenti vari. In virtù di questo, ogni volta che capto una confezione rossa e dalla forma vagamente conica, viro verso lo scaffale dei detersivi.

Partendo dall’assunto che ormai esiste un’app persino per monitorare le tue funzioni intestinali (per la cronaca, si si chiama Pooplog), stamattina mi è balenato in mente di cercare se ci fosse qualche piattaforma specifica per sopravvivere al Natale. Magari qualcuno che freddi immantinente con un telecomando il Babbo Natale della Coca Cola o che ti faccia ibernare per risvegliarti  il 12 gennaio.

Sapevo che il web non mi avrebbe deluso, aprendomi un mondo di grinch simili alla sottoscritta. Ecco i miei consigli sulle app per sopravvivere alle invasioni barbariche di amici e alla piramide di piatti da lavare.

Per i duri di cuore

Soprattutto se avete bambini, non è il caso di coinvolgerli nel vostro disincanto. Avranno tempo per rendersi conto che Babbo Natale altro non è che il giocattolaio sotto casa. 

Esistono numerose app per simulare l’esistenza del vecchietto barbuto. Ad esempio Santa Claus Phone Caller dá ai genitori possibilità di chiamare il Polo Nord e ricevere tre alternative di risposta dirette ai propri bambini. O Santapp, che simula a livello sonoro la materializzazione di Babbo Natale

Dopo aver inserito i nomi dei propri figli , si attiva un conto alla rovescia e si posiziona lo smartphone a contatto con la porta della stanza in cui sono stati nascosti i regali. 

L’audio simulerà l’atteraggio con le renne, la lettura dall’elenco dei buoni e la partenza sulla slitta.  Anche i più scettici si arrenderanno alla tenerezza. Per poi maledire il momento in cui si sono dovuti alzare dal letto con-5 gradi.

Riciclare è un bene, soprattutto i regali brutti

La borsa con le paillettes di zia Dorina o il maglione con i fiocchi di neve di mamma? Tranquilli. Ci sarà bisogno  di indossarlo solo nel tempo che intercorre fra Natale e Capodanno. Poi potrete farli sparire grazie a Depop, l’e-commerce dei regali di Natale che non ci piacciono. Magari qualcun altro non sarà costretto a esercitarsi giorni prima davanti allo specchio per sfoderare il miglior sorriso (falso) che possiede.

Se l’obiettivo è alcolizzarsi

Ebbene sì, anche per noi Grinch c’è sempre un buon motivo per aspettare Natale: l'alcol a fiumi e il cibo casereccioGratis soprattutto. Le controindicazioni però le conosciamo tutti: passare il 26 abbracciati affettuosamente alla bianca ceramica del gabinetto. 

Niente paura, c’è un’app anti-sbronza: si chiama Brainwave Hangover Relief, sistema che capta le onde emesse da un cervello ancora in preda ai deliri alcolici e dona sollievo da mal di testa, nausea e problematiche post-hangover.

Babbo Natale VS Grinch

Se non si può sfogare apertamente il proprio astio contro l’atmosfera da Canto di Natale, c’è un giochino che vi eviterà di scagliarvi contro l’ albero addobbato o sopprimere il cuginetto che recita la poesia insegnatagli all’asilo per deliziare i parenti. 

Si chiama Grinch contro Santa Claus. L’obiettivo è rubare tutti i regali che Babbo Natale sta portando ai bambini buoni.

Vedrete che con questi piccoli accorgimenti le Feste saranno più sopportabili. 

 

di Irene Caltabiano

 

 

 
 
 

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