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Raul Lemesoff: la forza di un carroarmato contro l'ignoranza

Arma di "istruzione" di massa.
 

Un semplice gioco di parole può dare vita a un’idea unica: un carro armato pieno di libri gratis. Il bizzarro mezzo di trasporto, visibile in questi giorni per le vie di Buenos Aires, è guidato da Raul Lemesoff, artista argentino che ha deciso di trasformare uno strumento di guerra in veicolo di cultura.

Nessuno sapeva  a cosa stesse lavorando il creativo sudamericano, ma le aspettative erano alte visto la passione per i progetti insoliti e originali. Da anni Lemesoff possedeva una Ford Falcon del 1979. Finalmente ha deciso di renderla operativa sfruttandola come biblioteca itinerante. Il mezzo è in grado di trasportare almeno 900 volumi, sia all’interno che all’esterno del singolare trabiccolo. Libri gratis per tutti dunque, a una sola condizione: vanno letti davvero.

Il progetto è stato commissionato da 7UP, che ha poi documentato il vagabondare di Lemesoff  lungo  città e comunità rurali argentine. Il messaggio è chiaro: guerra e violenza possono essere combattute solo con la cultura.

 

E se ferisce più la parola che il coltello…

 

di IRENE CALTABIANO

 

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Mamma, quest'anno vado in vacanza con gli youtubers

Sono lontani i tempi in cui campo estivo era sinonimo di natura e canti attorno al fuoco.
 

I millenials non riescono a separarsi nemmeno un'ora da smartphone o da pc portatile. Perciò, se Maometto non va alla montagna...

In America e Spagna hanno rispolverato la formula del summer camp, ma in versione 2.0 per i nativi digitali. Così nascono i soggiorni fuori-porta per aspiranti YouTuber. L'iniziativa renderà probabilmente i genitori un po' perplessi, eppure gli adolescenti già li adorano e le iscrizioni fioccano.

Particolarità? A guidare l'intera vacanza non sarà un adulto, ma star di YouTube come Meghan Rienks, Bethany Mota e Tyler Oakey. L'americano Camp 17 è suddiviso in tre appuntamenti: CampAim e #BestcampEver, dove si svolgeranno anche le classiche attività all'aria aperta. Il terzo si chiama invece Creator Camp ed è dedicato a chi vuole diventare una web star: lezioni di video editing, montaggio, fotografia e scrittura creativa. Una ghiotta possibilità per i giovani più spigliati, che ignorano la timidezza tipica dell'età. Prezzo? Mille dollari per quattro giorni, con prenotazioni in esaurimento. 

Anche la Spagna si tiene al passo con i desideri dei giovanissimi. Il gemello europeo di Camp17 si chiama 2bCamp e anche qui verranno insegnate tutte le tecniche o i meccanismi per diventare un idolo della rete:come costruire un personaggio che attiri i fan, aumentare le visualizzazioni, editare i propri video. In questo caso l'età media di partecipazione si abbassa ancora; potranno infatti prender parte all'iniziativa i ragazzini dagli 11 anni in poi. Prezzo? 700 euro.

Tali iniziative fanno sempre riflettere sulla facilità con la quale si può giungere alla notorietà e come sia importante nel mondo di oggi la costruzione della propria immagine. YouTube esiste solo da dieci anni, eppure ha rivoluzionato il mondo di adolescenti e non. Altro che noi degli anni '80 che passavamo ore a sognare davanti alla fotografia del nostro attore preferito. 

Spero solo che, se qualcuno di loro sfonderà, il successo non gli dia alla testa. E soprattutto non provochi ulteriori reclusioni in casa di fronte al pc. 

 

di IRENE CALTABIANO

 

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«I bambini non devono sposarsi prima del tempo, devono andare a scuola»

Immaginate se qualcuno interrompesse la vostra infanzia.
Se vi costringessero a sposare un uomo o una donna molto più vecchi di voi, per accudire figli che potrebbero essere vostri fratelliAmina  ha 15 anni e vive in Chad. Sogna di diventare medico “per curare la gente malata”. Difficilmente potrà realizzare i suoi sogni. La sua vita è cambiata radicalmente quando aveva solo 12 anni, momento in cui ha dovuto lasciare la scuola perchè costretta a sposarsi. Dopo pochi mesi sono nati i suoi figli: Moustapha, tre anni, Haroun, uno. «Ho frequentato la scuola primaria per poco, ma ho dovuto lasciarla perché ero la sola femmina in casa e la più grande di tutti i miei fratelli. Dovevo aiutare mia madre a cucinare e svolgere i lavori domestici. Poco dopo aver lasciato la scuola, mia madre mi ha dato in sposa» (testimonianza da reportage Unicef).
 
 
Il fenomeno delle spose bambine è sempre più diffuso lungo tutto il continente africano

La spinta maggiore al matrimonio è purtroppo data dalla povertà, ma anche le convenzioni culturali hanno il loro peso. Gli adulti credono di avere il diritto di imporre il matrimonio ai propri figli solo perchè li giudicano incapaci di scegliere. Una tradizione tribale che Inkosi Theresa Kachindamoto, leader di Dedza, regione centrale del Malawi, sta combattendo con tutte le sue forze. Da anni lotta infatti per regalare alle bambine un avvenire diverso.

 
Inkosi è riuscita ad annullare già 330 matrimoni, salvando così 175 bambine e 155 bambini ( si,il fenomeno esiste anche lato maschile). La battaglia che questa donna coraggiosa sta portando avanti ha fatto di lei una delle leader più influenti dell'Africa. «I bambini non devono sposarsi prima del tempo, devono andare a scuola. Il loro compito non è compiere faccende domestiche o accudire figli ma studiare, perché solo l’istruzione può garantire loro un futuro».
 

La posizione della Kachindamoto ha sollevato numerose critiche da parte degli altri leader africani, ma nessuno è riuscito a fermarla. Istruirsi significa tante cose: avere gli strumenti per emanciparsi, sfruttare i giusti mezzi per garantirsi un futuro migliore. 

D'altronde, come recita un proverbio cinese:

"Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita". 

 

di IRENE CALTABIANO

 

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