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GIF: il cinema ad uso personale e l'evoluzione del comico

Graphics Interchange Format, per gli amici GIF.
Sono ovunque: bacheche Facebook, blog, siti, app. Ma cos’è questa famigerata sigla che sentiamo provenire dalle bocche dei giovanissimi? Le GIF non sono nient’altro che immagini animate. Antenate  dei fotogrammi  in movimento anni ’80, stanno vivendo  una nuova giovinezza.
 
Pochi secondi di video mandati avanti all’infinito così da avere un effetto ipnotico, fanno leva su un meccanismo comico classico: la ripetizione. Le GIF sono così utilizzate da essere ormai parte del nostro linguaggio quotidiano. Alcune applicazioni (Gifgif , Popkey) le inseriscono direttamente nella tastiera assieme a lettere e simboli. 
 
L’instant messaging  ha sicuramente contribuito alla loro diffusione ; lo scambio di immagini infatti è sempre più frequente,  muovendosi tra emoji, meme e fumetti.  Da poco anche Facebook Messenger dà possibilità di inserire nelle conversazioni le GIF più popolari in rete. Instagram ha invece proposto Boomerang, app che consente di creare GIF fai da te, caricando piccoli filmati e selezionando la parte da proiettare a ripetizione. 
 
Le GIF sono diventate una sorta di rielaborazione cinematografica ad uso personale. La maggioranza riprendono infatti spezzoni di film o serie tv, sfruttando l’espressività dell’attore per trasmettere al meglio le nostre emozioni. L’effetto comico viene amplificato ricollocando  le immagini in un contesto diverso da quello d'origine. Se lo spezzone di un film drammatico viene rielaborato in chiave comica,  l’effetto sarà dirompente.  Le immagini animate hanno trovato valido riposizionamento anche come strategia pubblicitaria, consentendo di riempire di contenuti  dinamici spazi statici come i post, a vantaggio di aziende, siti e blog. 
 
Come creare GIF
Le GIF possono essere elaborate in modo piuttosto semplice. Photoshop è il software migliore in questo campo: ideale per la rielaborazione grafica, consente di creare animazioni ad hoc. 
 
Una buona alternativa è comprare GIF online. Esistono molti market place che consentono di acquistarle; lo svantaggio però  è non disporre di contenuti originali. 
 
Se siete tipi particolarmente creativi, la soluzione migliore sono le app che consentono di elaborare personalmente le proprie GIF, come DSCO , disponibile momentaneamente  per iPhone. 
 
L’effetto remix vince,  scatenando la risata infantile  e demenziale, che condivisa,  diventa virale. Ricordate la scena dei Simpson in cui Telespalla Bob sbatte ripetutamente la testa contro un rastrello? Vi sfido a non ridere con questo...
 

 
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Stormboard, il lavoro di gruppo a portata di lavagna

La capacità di lavorare in team è una caratteristica molto richiesta da datori di lavoro e aziende. 
La predisposizione naturale però non è tutto; non sempre è facile organizzare riunioni e momenti di incontro che siano proficui. Tuttavia, grazie alla tecnologia odierna, esistono strumenti che aiutano parecchio confronto e scambio di idee.
 
Stormboard è  una piattaforma online che, secondo una serie di piani freemium (la versione base è gratuita), contribuisce a creare momenti di condivisione e dibattito costruttivo tra dipendenti. Il nome non è altro che la fusione tra brainstorming e board , proprio perché lo strumento si presenta come una sorta di lavagna. I membri autorizzati inseriscono  infatti post-it , testi, immagini, video, disegni, documenti ai quali gli utenti registrati possono collaborare, commentando, modificando e perfezionando le idee.  
 
Ciascun avatar dispone di un numero  definito di punti per votare le idee migliori. È possibile infine generare dei report  esportando l'intero lavoro in un foglio di calcolo per avere tutti i contenuti a portata di click. Se si utilizza l'account free c'è spazio per un solo moderatore e cinque users. Se invece si opta per la versione startup ( 5 dollari al mese) o team (8, 33), nel primo caso la conversazione sarà animata da un numero illimitato di utenti, con possibilità di reporting e sicurezza base. Nel secondo caso invece, a parte le opzioni precedenti,  in più si potrà usufruire dell'opzione import-export, cioè inserimento e catalogazione di fogli Excel e possibilità di personalizzare i template. 
 
La piattaforma è disponibile su tutti i sistemi operativi ed è rinnovabile mensilmente. Un sistema intelligente che potrebbe agevolare la difficile fase di creazione condivisa, soprattutto fra persone geograficamente distanti. 
 
 
Ecco come funziona Stormboard... Guarda il video:
 

 
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Humblebragging, quanto ci piace brontolare sui social!

L'humblebragging, ovvero l'arte di lamentarsi, di sminuirsi per attirare l'attenzione sui propri pregi.
 
Gli inglesi hanno riassunto il fastidioso chiacchiericcio facebookiano in una sola espressione. Avete presente l'amica magra come un chiodo che si lamenta delle sue cosce grosse? Quanto può essere irritante, se voi mangiate sedani sconditi da mesi?
 
Il lamentarsi o vantarsi di qualcosa in modo malcelato è un'abitudine comune tra i nostri contatti Facebook. Tutti abbiamo almeno una persona che lo fa e se non esiste, siamo noi! Ecco una classifica dei brontoloni più odiati dei social, elaborata da una ricerca dell'Harvard Business School e rielaborata dalla sottoscritta:
 
Falsi modesti: «Uff, devo andare in Brasile per lavoro! Il jet lag mi distruggerà!». Intanto voi leggete e rosicate, pensando che il vostro prossimo viaggio in programma è quello da lavoro a casa. Augurate allo “sfortunato” contatto uno tsunami che lo travolga mentre sorseggia un cocktail. 
 
Il brontolone seriale: l'universo muove contro di lui. La sfiga universale l'ha scelto come sua vittima facendogli beccare tutti i semafori rossi e le file in posta. Ha l'impellente bisogno di informarci costantemente sulle sue disgrazie con l'obbiettivo di essere consolato. E spesso ci riesce. 
 
I narcisi:« Ieri ho corso 20 km» , « Ho superato un altro esame, non so proprio come ho fatto»,« Continuo a dimagrire mangiando, che fortuna!». Io, io, io. Megan Gale è nulla in confronto agli innamorati di sé stessi; davvero gira tutto intorno a loro. Come riconoscerli? Non hanno foto di gruppo e spesso si mettono in pose da contorsionisti pur di mettere in luce il profilo migliore. 
 
Il moralizzatore: Mi fai schifo e sarò sempre una spanna più in alto di te ma non te lo dico apertamente. Che il contatto in questione sia un vegano o un pacifista convinto, la sua tecnica è passivo-aggressiva. Non si rivolge mai a qualcuno in particolare ma il suo hobby preferito è postare foto di animali ammazzati in maniera truculenta o terribili foto di guerra. Ti sta sottilmente dicendo che se non piangi tutti i morti come lui allora sei un insensibile e se ti azzardi a mangiare una bistecca sei un crudele macellaio.
 
Cari brontoloni, vi dirò una cosa: ormai è pratica comune dei datori di lavoro farsi un'idea della persona guardando anche i post di Facebook. Non è un'abitudine ufficiale, ma tant'è.... e di certo non vi sceglieranno per la bravura con cui scrivete le filippiche o per i km di sudore su Runtastic
 
 
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