We are Social. Be social ☮

Goodbarber, l'app che crea le app

Cari sviluppatori, è forse tempo di alzare bandiera bianca?
Arriva GoodBarber, definito il "Wordpress degli smartphone". Da oggi chi non ha alcuna competenza in sviluppo e programmazione potrà comunque cimentarsi nella creazione di piattaforme.
 
L’utente non solo può scegliere il tipo di grafica che preferisce , come si farebbe con il template di un blog, ma seleziona anche i contenuti da mettere a disposizione del pubblico. GoodBarber stabilisce poi un periodo di prova e se il risultato aggrada l'utenza, si attende la richiesta di approvazione degli store Apple a Android
 
La piattaforma offre una soluzione di back office per controllare l'andamento dell'app, tramite collegamento a Google Analytics e Flurry . Inoltre è disponibile un servizio di assistenza del team dalle 9 alle 18 dal lunedì al venerdì. « Fino ad oggi sono state realizzate 12mila app con GoodBarber, per un totale di 50.000 download» dice Arianna Testi, marketing manager dell'azienda. « Tre anni fa abbiamo lanciato il sito in italiano e oggi esiste in tedesco, spagnolo, inglese, turco , francese e portoghese». 
 
La start-up ha sede in Corsica e francesi sono anche i finanziamenti per la realizzazione. I primi trenta giorni di prova sono gratuiti e per proporre la propria creazione agli store è necessario sottoscrivere  un abbonamento che va dai 16 ai 60 euro al mese. Il team  offre comunque  assistenza in caso di problemi. 
 
La concorrenza non manca. Esistono già altri siti per creare app con facilità (Appery.io, Canvas, The App Builder). I malcapitati programmatori dovranno armarsi di creatività e inventiva, cominciando a reinventarsi?
 
 
Leggi anche: 
 
Iscriviti al canale YouTube >>>
 
Continua...

In Giappone il primo robot- ristorante

Un ristorante senza cuochi né camerieri?

Succede a Isesaki, in Giappone. Il Jihankishokudo  è il primo locale completamente automatizzato. Regno delle macchine dall’arredamento vintage, i costi sono ridotti per assenza di personale. Il menu? C’è di tutto, dal ramen alla tartare, dai panini ai cheesburger. La bizzarra idea è diventata oggetto del mini documentario Japanese Vending Machine Restaurant & Food Unboxing, prodotto da John Daub per la WAO Corporation e parte del format YouTube Only in Japan.

Irene

Leggi anche:

Iscriviti al canale YouTube >>
 
Continua...

E se ricaricassi il cellulare nel tempo di un caffè?

I nostri cellulari sono ormai super performanti e ricchi di qualsiasi funzione.
Tranne ricaricarsi in pochi secondi. I piccoli geni dell’hi-tech sono più avanti dei grandi colossi in questo campo.  Eesha Khare, diciottenne indo-americana di Saratoga, ha creato un sistema in grado di ricaricare il cellulare nel tempo di un caffè. 
 
La cervellona  californiana ha creato la versione 2.0 di un condensatore, dispositivo capace di immagazzinare grosse quantità di energia in poco spazio.  Il difetto è che questi aggeggi generalmente si caricano e si scaricano con grande facilità, accumulando  si una grande quantità di energia  ma con unità di volume molto bassa.  Solo per caricare un cellulare ce ne vorrebbe uno grande quanto una scatola da scarpe. 
 
 Così Eesha ha ridotto le dimensioni, accumulando una gran quantità di energia elettrica in poco più di 2,5 cm. Il condensatore è ora capace di durare  diecimila cicli di ricarica, dieci volte in più di una batteria normale. L’idea è applicare questo tipo di tecnologia agli smartphone. La Khare continuerà sicuramente a far ricerca nel settore ad Harvard, università a cui è già destinata. Nel frattempo l’invenzione le è valsa  il secondo posto in un concorso sponsorizzato dalla Intel Corporation, l’International Engineering e Science Fair. Un premio di 50mila dollari( quasi 39 mila euro).
 
 
Leggi anche:
 
Iscriviti al canale YouTube >>>
 
Continua...

 

FB  youtubeinstagram

✉ Iscriviti alla newsletter


☝ Privacy policy    ✍ Lavora con noi

Contattaci