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Sedotta e imbacuccata: la stagione dell'amore è l'inverno

Donne, pensavate che  scoprire gambe e braccia ci rendesse più sexy? Sono qui per smentirvi. 
Una ricerca svolta all’Università di Breslava (Polonia) condotta su 114 uomini di età, condizione sociale e cultura diverse, ci svela che esiste una stagione in cui le donne risultano più attraenti per il maschio alfa. E non è l’estate. Pare che gli uomini trovino più desiderabili i corpi femminili durante i mesi freddi. Il viso viene invece apprezzato indipendentemente dalla stagione.
 
Il fascino di maglione, cappello e sciarpa batte minigonna e costume da bagno dunque. Ma quali sono i fattori che determinano il  nostro appeal? Sembra che le condizioni ambientali influenzino parecchio scelte, comportamenti e stati d’animo. Durata della luce e temperatura esterna indurrebbero alla  maggiore o minore disponibilità al sedurre  e all’essere sedotti.
 
Anche se il periodo dell’anno non può essere l’unica variabile da considerare nella vita sentimentale e sessuale di una persona, è un dato di fatto che si continuino a fare studi a riguardo. Per esempio il tasso di natalità risulta fra i più alti a fine estate; di conseguenza novembre e dicembre sono i mesi in cui è più piacevole stare sotto le lenzuola. Anche i livelli di testosterone si impennano durante i mesi freddi e sembra che siano il momento ideale per trovare l’amore duraturo, in contrasto con le intense ma brevi storielle estive.
 
E le donne? In quale periodo trovano gli uomini più attraenti? Come al solito, siamo menti più complesse. Per noi la regola non esiste. Forse perché ,per il genere femminile, intelligenza e fascino non 
conoscono stagione. 

 
 
 
 
Ma è questo il modo di sedurre?! Guarda il video
 

 
 
 
 
 
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Tor, la crittografia è come una cipolla

In un mondo in cui concediamo liberamente i nostri dati personali a qualsiasi sito, l’anonimato è diventato un lusso. 
Ogni giorno le operazioni di utenti sul web possono essere ricostruite con uno schiocco di dita. I provider Internet italiani infatti sono obbligati a conservare le identità degli accessi per un periodo non inferiore a dodici mesi. 
 
Tor, una potenza leggendaria
Tor ( The Onion Router) potrebbe venirci in aiuto. Quasi omonimo del dio della mitologia scandinava, è un sistema di comunicazione che protegge gli utenti dall’analisi del traffico e che, quindi, consente di navigare in maniera completamente anonima. I dati non transitano più da client a server, ma attraverso gli onion router si  costituisce un circuito virtuale crittografato a strati. Proprio come una cipolla.
 
Informazioni criptate dall’inizio alla fine insomma. Nessuno, in qualsiasi punto del tragitto, sarebbe capace di risalire a origine e destinazione del pacchetto dati. Qualsiasi tipo di servizio può essere anonimizzato, dalla semplice  navigazione sul web fino a posta elettronica e messaggistica istantanea. Nel momento in cui si visita un sito internet , il server collegato non vedrà più l’indirizzo IP assegnato all’utente, ma uno completamente differente. L’invenzione ha numerosi vantaggi. Gli utenti non solo non saranno più vittime di bombardamenti pubblicitari, spam e simili, ma è possibile dire addio a furti di identità, dati del conto bancario e phishing.
 
Il lato oscuro della rete
Se da un lato un sistema del genere garantisce la tutela della privacy, dall’altro può essere utilizzato per eludere qualsiasi tipo di censura e quindi diventare porta verso il cosiddetto Deep web. Questo mondo sommerso è una specie di girone infernale informatico. Irraggiungibile dai motori di ricerca tradizionali, trae vantaggio dalla struttura di Tor per sfuggire a accertamenti e sanzioni. 
 
Chiunque, con un minimo di conoscenza informatica, può allestire un server la cui localizzazione sia sconosciuta. L’accesso alla rete Tor è garantito da uno pseudo- dominio, identificato con .onion, non rintracciabile dalla rete tradizionale . Il web sommerso è spesso regno di materiale illegale e crimini informatici. Chi, per mera curiosità, volesse fare un giro nei quartieri malfamati della rete, deve agire con cautela. La probabilità di acquisire virus e malware infatti è molto alta, perciò è consigliabile sperimentare con software open source come Linux.  
 
Le forze dell’ordine sono spesso costrette a lunghe sedute di monitoraggio in cui cercano, sotto mentite spoglie, di estrapolare informazioni dai criminali informatici. Insomma, come molti strumenti, Tor nasce per nobili scopi ma è sfruttato per fini meno dignitosi. 
 
Polemiche sui finanziamenti
Un dato non banale è capire chi paghi questo tipo di operazione. Diversi dati dimostrano che  Tor raccoglie donazioni da varie agenzie statali americane, oltre che università, fondazioni e privati sparsi per il mondo. Da ciò si deduce che, se sfruttato in maniera scorretta, potrebbe criptare informazioni molto importanti e soprattutto, che devono necessariamente restare patrimonio di pochi. 
 
Tor è totalmente anonimo?
C’è un modo per risalire all’identità di un utente .  Teoricamente l’analisi di nodi di entrata e uscita, pelando tutti gli strati della cipolla, potrebbe condurre a poco a poco al soggetto d’interesse. Infatti se si  è in grado, potenzialmente, di osservare il traffico di un utente che entra in un nodo e  esce da un altro,  si potrebbe risalire a chi sta andando a visitare in quel momento quella pagina, correlando dimensione e tempi dei pacchetti. Ma chi è così potente da controllare la rete globale?
 
Invenzioni affascinanti e pericolose, che rivelano i lati occulti e inquietanti dei luoghi virtuali quotidiani. Il potere oggi passa attraverso i bit. 
 
Irene
 
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Quando lei ama lei

Quello che sto chiedendo è UGUAGLIANZA 

"Sono il detective Laurel Hester, lavoro per il Dipartimento di Polizia da ventitrè anni. Mi hanno appena diagnosticato un tumore ai polmoni al quarto stadio. Quando i miei colleghi eterosessuali muoiono, la loro pensione viene trasferita al coniuge; ma poiché la mia compagna è donna, io non ho questo diritto. In tutta la mia carriera non ho mai chiesto favoritismi: quello che sto chiedendo è uguaglianza".
 

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Questa dichiarazione raccoglie la profonda motivazione che ha mosso Laurel, pluridecorata investigatrice dello stato del New Jersey, a battersi per i diritti omosessuali
 
La donna, scoprendo troppo tardi di essere in fin di vita, non ebbe altra priorità se non assicurarsi che i benefici pensionistici  post mortem andassero a Stacie Andree, sua compagna di diciotto anni più giovane.  La richiesta ufficiale fu più volte respinta dai funzionari della Contea di Ocean County (freeholders).  Le autorità, nonostante avessero facoltà di modificare il decreto sulle coppie di fatto, non volevano riconoscere alle donne omosessuali gli stessi diritti civili.
 
La Hester ha perorato la causa finchè ne ebbe le forze, sostenuta da un numero sempre maggiore di membri. La causa, iniziata come una semplice questione di amore e identità personale, divenne in America il simbolo della lotta per i diritti gay.  Un percorso che, il 26 Giugno 2015, portò allo storico traguardo  sancito dalla Corte Suprema: il diritto di matrimonio a tutti gli americani, di qualsiasi sesso.
 
La vicenda di  Laurel e Stacie è stata raccontata prima in un documentario premio Oscar del 2007, diretto da Cynthia Wade e successivamente  in Freeheld, film con Ellen Page e Julian Moore. La pellicola ha vinto il premio come miglior film al Festival internazionale di San Sebastìan e è attualmente in lizza agli Oscar 2016.  
 
Sembra che negli ultimi anni i film sull’amore saffico riscontrino sempre più successo. Da La vita di Adele (Abdellatif Bacio_lesboKechiche- 2013) al recentissimo Carol di Todd Haynes, fino a serie tv come Orange is the new black (che sta spopolando fra le teenager), viene presentata al pubblico una realtà che esiste,ma forse è ancor meno accettata e esplorata delle relazioni omosessuali maschili
 
Le lesbiche sono meno numerose, meno visibili  e forse anche per questo, meno perseguitate  a livello sociale e legislativo. Probabilmente è anche questione di retaggio culturale: il rapporto fra due donne, statisticamente, è oggetto di fantasia di tutti gli etero, maschi e femmine ( e per questo considerato più “ normale). Probabilmente è anche più frequente vedere due donne, che siano amiche, madre e figlia, sorelle, scambiarsi gesti d’affetto. 
 
Le questioni di genere sono un argomento molto discusso e da affrontare con i dovuti accorgimenti. Forse però non si tratta di equiparare i diritti, ma di creare decreti appositi. Ricordandoci sempre che prima del genere, viene la persona.  
 
Irene
 
Le conseguenze di Orange is the new black...Guarda il video
 

 
 
 

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