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Baciami stupido!

Corpi che si incastrano perfettamente in un abbraccio, labbra incollate nella sacra estasi dell’amore, caschè alla Clark Gable in Via col vento. 

I  film americani ci hanno davvero dato un’ idea distorta del  primo bacio che (sperando) segue al primo appuntamento. L' incontro  iniziale fra due persone non si scorda mai. Dipende però dal perché quell'istante diventa indimenticabile, se per il fatidico “vuoi salire da me?” o uno schiaffo in piena faccia. Tutti abbiamo sperimentato l’imbarazzo del primo approccio . Cosa precede e quanto si deve faticare per giungere al tanto sospirato contatto fisico?
 
Studio antropologico
Analizziamo sui social qualsiasi foto, pagina preferita, eventi a cui ha partecipato il nostro uomo per capire che tipo è. Di conseguenza, scegliamo l’outfit. Successivamente  scaviamo da cima a fondo l’armadio per vedere se ritroviamo quella camicia a quadrettoni stile grunge che faceva la muffa in un angolo. Delusione terribile quando scopriamo che lui è venuto con la solita tuta e tu fingi di essere appena uscita da lavoro, con uno  (studiatissimo) look casual.   Oppure, dopo aver optato per "nu jeans e na maglietta ", ti porta nel ristorante più chic della città.
 
 
Appuntamento al buio

Il gentleman ostenta sicurezza e nonchalance, nonostante tu abbia notato le chiazza di sudore sotto le ascelle. A quel punto ti rendi conto che luogo e orario non erano casuali. L’Antares non era infatti quel nuovo bar in centro bensì un cinema.  Quando esclama con aria da latin lover: « Pensavo di vedere Ps:I love you», non hai più dubbi. Dovrai subire il momento imbarazzante in cui fingerà di sgranchirsi per metterti il braccio attorno alle spalle. Per non parlare di quando partiranno le scene di sesso.
 
Silenzi per cena
Nel caso il nostro uomo non sia un cinefilo, al 90% vi porterà a cena. Bene, benissimo. Sappiamo tutti però che arriverà inesorabile il momento di silenzio, panacea dell' imbarazzo di tutti i primi appuntamenti. L' istante in cui comincerete a parlare del tempo o di come il locale sia arredato con gusto. Sperando che il vino arrivi presto.
 
Aglio e olio
Quando il giovane parcheggia di fronte al ristorante thailandese, hai i brividi. Il tuo stomaco ricorda ancora la zuppetta rosa shocking che l’ultima volta  è finita rovinosamente nel water mentre tu eri in preda agli spasmi. Ti fai comunque coraggio. Tutti i ristoranti orientali hanno dei piatti italiani. Stai già pensando al menu bambini quando ti accorgi che le portate sono tutte in inglese. Spedizione strategica al bagno per controllare come si dice aglio in lingua britannica.
 
Paresi facciale
Sei un libro aperto, te lo dicono  tutti. Limiti al massimo la mimica, per evitare di fare la tipica faccia di quando non capisci di cosa l’altro stia parlando o l’espressione di disgusto quando qualcuno si mangia le unghie. La tecnica “sfinge” funziona sempre e creerà attorno a te un’affascinante aura di mistero. 
 
Pozzo di scienza 
Ma non era un artista? Perché si sta mettendo a parlare di equazioni e numeri primi?  Quando ti chiede cosa ne pensi degli spazi vettoriali, rispondi che solitamente non li digerisci molto. Con la consapevolezza che il danno è ormai fatto, fingi un mal di pancia improvviso e nel segreto della toilette, invochi per la seconda volta l’aiuto del dio Google.
 
Simpatico umorista
Dopo aver spulciato tutto lo scibile sui concetti euclidei, ti senti più sicura. Torni al tavolo e fai una battuta per giustificare la tua fuga improvvisa. Lui non batte ciglio e ti guarda con espressione ancora più stranita. C’era da aspettarselo che un matematico non capisse l’ironia ( Livello imbarazzo : 100).
 
Il conto
Molti numeri e seghe mentali dopo capisci che, tutto sommato, subisci il fascino dell’intellettuale. Anche se hai compreso un quarto delle formule da lui pronunciate, il teorema di Desargues ha una sua sonorità. Il cameriere spezza il flusso dei tuoi pensieri: « I signori hanno terminato? Posso portare il conto? » Lui annuisce.  Con baldanza aspetti che apra il portafogli e saldi la lauta somma. Ma perchè ci mette così tanto?  Anche tu sei per la parità dei diritti, ma al primo appuntamento  il viril pagamento è quasi un rito. Dopo cinque minuti in cui già avevi pensato di smollarlo con la storia del gatto lasciato solo in casa, tira  fuori i liquidi. Sospiro di sollievo.
 
Apostrofo rosa tra le parole indecisione e imbarazzo

Dopo la classica passeggiatina smaltisci –cena che consente di prolungare la serata, arriva finalmente il momento che entrambi aspettavate, quello per cui lui ha speso 150 euro e tu tutto il pomeriggio a provare la pettinatura. Lui sospira guardando l’infinito e probabilmente passando in rassegna tutte le frasi lette sui baci Perugina a Natale.  Tu sorridi mestamente e pensi : “ Coglione, che aspetti? Non ti sarai ripassato tutte le costellazioni per concludere la serata  con un « È stato bello, a presto » ??? Mentre controlli se le bruschette pesto without garlic e pomodorini corrispondessero a verità, lo vedi che si avvicina. No, si incastra nel cambio dell’auto e finge naturalezza. Per evitargli altre figure di merda e  incoraggiarlo all'azione sfoderi uno dei tuoi migliori sguardi seducenti. Lui capisce l’antifona e per sicurezza mette la retro per lasciarsi più raggio di azione. Finalmente  le sue labbra si appoggiano alle tue e… fuochi d’artificio, vento tra i capelli e concerto di violini…anche se scopri che, l’accortezza di evitare l’orata su letto di cipolla, lui non l’ha avuta. 

Irene

Ecco cosa comporta l'imbarazzo del primo bacio... Guarda il video

 
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Omegle, meglio restare anonimi

Di chat instantanee ne è pieno il mondo. Cosa distingue Omegle dalle altre? 
 
La piattaforma web , nata nel 2008 dalla mente del diciottenne Leif K-Brooks, sta tornando in auge.  Il social con un’omega per simbolo permette agli utenti di  comunicare con estranei senza doversi registrare.  Un po’ AOL ( America On Line) , un po’ Chat roulette, il servizio accoppia persone casualmente in una sessione di chat one-to-one. La conversazione è anonima e lo slogan Talk to strangers! non lascia spazio al dubbio. Nel 2009 inoltre  è stata introdotta anche la video chat. 
 
Omegle consente anche di attivare lo Spymode, meccanismo che collega tre estranei.  Ciascuno dei partecipanti può formulare una domanda per stimolare la conversazione su un determinato argomento,  senza avere però possibilità di intervenire . In poche parole si lancia il pomo della discordia lasciando gli altri due utenti  a discutere fra loro. La modalità è ancora in versione beta. Il sito è adesso sbarcato su Android. iOS e PalmwebOs.
 
Connessi anche con Facebook? Si, ai fini  di incontrare  sconosciuti con gli stessi interessi, basandosi sulle pagine preferite. In mancanza di corrispondenze, gli utenti saranno comunque accoppiati random.  Il sito è inoltre fornito di un sistema antispam  che interagisce periodicamente  con gli iscritti per evitare spiacevoli sorprese. Il rischio, che di fatto si è verificato, è che molti utilizzino Omegle per diffondere contenuti sessualmente espliciti. Successivamente K-Brooks ha introdotto un sistema che rileva le nudità e banna automaticamente l’utente.
 
A parte il problema di incorrere in strani personaggi, Omegle sembra uno specchio
perfetto della società. L’anonimato nasconde  l’identità e ci dà possibilità di essere più espliciti, disinibiti, meno attenti alla persona che abbiamo di fronte.  Parlare con estranei dei nostri più intimi segreti può risultare una valvola di sfogo,  ma al 99% fine a sé stessa.  Troppe pressioni sociali che non ci consentono di essere naturali?  Il rischio è esattamente l’opposto a mio parere. Se dimentichiamo la nostra identità, possiamo essere chi vogliamo e, nello stesso tempo, non essere nessuno. E lo spymode? Non riesco a trovare il motivo per cui sarebbe piacevole assistere a una conversazione senza alcun potere di intervento. 
 
Nulla di nuovo sul  fronte occidentale, sono problemi che esistono dalla nascita delle webchat. Ma se continuano a spopolare un motivo ci sarà.
 
Irene
 
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Leaders number one, l'essenza del potere

La domanda sorge spontanea: di cosa saprà la nuova fragranza  maschile ispirata a Vladimir Putin? 
 
Un'idea ce l'avrei, ma forse meglio non esprimermi in questa sede. Leaders number one è l'essenza dello zar di Russia, con note al bergamotto, agrumi , ribes e cedro bianco.  Il profumo è stato realizzato dal bielorusso  Vladislav Rekunov, che l'ha definita forte, delicata, avvolgente. "Perfetta descrizione" del capo di Stato insomma. 
 
Si stenta a crederlo, ma il presidente in patria è considerato un vero sex symbol. Forse è questa la motivazione che dovrebbe spingere gli uomini a fregiarsi di tale rarità.  Donne, tranquille, hanno pensato anche a noi. In casa infatti non potrà mancare il calendario Putin 2016, dove lo statista russo farà breccia nei nostri cuori mostrandosi mentre raccoglie fiori a petto nudo o si allena per la prova costume. E se proprio non potete rinunciare all'esclusiva fragranza, è prevista a breve una versione femminile.
 
Il prodotto risulta in vendita nelle profumerie russe per 6500 rubli e online alla "modica" cifra di 77 euro. La confezione è nera con il profilo del presidente in rilievo mentre nel lancio pubblicitario viene mostrato Putin come un sexy Sampei, con canna da  pesca al seguito. Ulteriore chicca? Il profumo è in versione limitata, quindi accorrete numerosi!
 
Va bene il fascino del potere, ma non si starà esagerando?
 
Irene
 
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