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Helbiz: anche l'auto si noleggia in criptovalute

La criptovaluta per le auto

helbiz-coinUna criptovaluta dagli USA: il mondo del car sharing è pronto a dare il benvenuto ad una nuova realtà, dai confini ancora non del tutto esplorati.

Si chiama Helbiz, ed è un'idea del giovane imprenditore siciliano Salvatore Palella, startup che permette di mettere a noleggio la propria auto personale agli utenti del servizio, ricevendo in cambio un pagamento in una criptovaluta creata ad hoc: L’HelbizCoin.

L’idea nasce da un semplice dato di fatto: per circa il 96% del proprio ciclo di vita le auto di proprietà rimarrebbero parcheggiate in un garage o in uno spiazzo davanti a un’azienda.

Da qui l’intuizione di proporre un modello di servizio che sì, comporterebbe di mettere a disposizione il proprio mezzo, ma dall’altro consente di mettere in comune un mezzo che spesso, una volta acquistato, risulta sottosfruttato.

 

Sharing economy anche con le auto, dunque. Così, proponendo un modello in qualche modo molto simile a quello di Airbnb per le case, Helbiz si propone come piattafoma in grado di avvicinare i proprietari di auto e chi è alla ricerca di un mezzo con cui spostarsi, diventando garante per noleggi a breve termine, in tempo reale.

Nessun contratto da stipulare di volta in volta, quindi, ma una semplice app gestibile direttamente dallo smartphone, dietro cui si intravedono le ultime evoluzioni tecnologiche in fatto di blockchain e smart contact.

Come funziona

noleggio-autoChi ha intenzione di mettere la propria auto a noleggio deve registrarsi sulla piattaforma, scegliere in autonomia la tariffa da applicare e collegare alla centralina del mezzo un box di controllo con Sim 4G. Questo permetterà l’apertura delle porte e l’accensione del motore attraverso l’applicazione.

Il box, dotato di Gps, tiene sotto controllo i chilometri percorsi e il livello di carburante, in base a cui si provvede poi a calcolare l’importo finale. Helbiz, in più, presenta la funzione di chiamare  i soccorsi in caso di incidente e opera come scatola nera in caso di necessità legate all’assicurazione.

Il proprietario, dal canto suo, può decidere quando e come lasciare l’automobile a disposizione degli utenti, se concedere libertà di riconsegna o chiedere di riportare il mezzo dove lo si è prelevato.

Chi noleggia l’auto, invece, può esprimere un giudizio sulla qualità dell’esperienza, aiutando la piattaforma a creare una sorta di graduatoria dei migliori veicoli.

Come avviene lo scambio di denaro

helbizcoin-13Gli scambi di denaro all’interno della community, si diceva, avvengono in HelbizCoin, criptovaluta acquistabile via carta di credito direttamente dall’app. È possibile anche utilizzare una moneta classica, e in tal caso la conversione in HelbizCoin avviene nel momento stesso della transizione.

Insomma, agli utenti è concessa piena libertà sull’utilizzo del proprio borsello digitale. Il lancio del servizio è previsto per luglio a Los Angeles e a settembre a San Francisco. Mentre l’approdo in Italia, primo Paese in Europa nel programma di espansione, è al momento in calendario per dicembre.

 

di Irene Caltabiano

 

 

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POsti, la startup che certifica tutto ciò che mangiate

Il cibo, si sa, non è semplicemente carburante.

Posti-1 Quantomeno per noi italiani. Storia, condivisione, convivialità. Ed un piatto non è mai solo ciò che introduci nello stomaco, ma espressione di una sensibilità artistica e di un processo produttivo ben preciso.

Grazie alla startup romana pOsti, questa enorme quantità di informazioni sarà…a portata di smartphone. È infatti possibile codificare ogni passaggio della filiera produttiva, dal campo al piatto. POsti è volto infatti a creare una specie di timbro digitale per le ricette DOC.  

 Tutto è partito dalla panzanella, tipico piatto toscano: a prepararla lo chef d’eccezione Antonello Colonna, star televisiva della cucina. 

La sua è la prima ricetta al mondo certificata con tecnologia blockchain, documentata nella sua autenticità, ha il certificato di qualità che ne attesta la storia, la composizione e la lavorazione fino al piatto finale (per  chi non lo sapesse, blockchain significa con condivisione di dati, con utilizzo di un protocollo ritenuto sicuro dalla comunità degli utenti  e tecniche di validazione crittografiche).

 

Tracciabilità dei prodotti

panzanella-11«Quando ho conosciuto i fondatori di pOsti e abbiamo installato una stazione di monitoraggio nel mio orto di Labico, ho sentito l’enorme potenzialità della tecnologia blockchain. Cibo e tecnologia sono un binomio vincente. Poter trasmettere al cliente finale la tracciabilità completa dei prodotti che compongono le ricette ha un grande valore aggiunto. La certificazione digitale genera fiducia nel consumatore e garantisce una maggiore sicurezza alimentare, facendo crescere la cultura del mangiare consapevole».

Il cibo al servizio del cliente

antonello-colonna-13«La nostra startup accoglie le esigenze dei consumatori di essere soggetti informati e attivi – spiega Virgilio Maretto, co-fondatore e CEO di pOsti – offre ai produttori una garanzia di autenticità e ai ristoratori la possibilità di porsi come garanti della qualità dal prodotto al piatto. Il tutto valorizzando la tecnologia e l’innovazione nella gestione dei processi».

Al primo posto c’è il cliente, al quale va garantita la massima trasparenza su quanto si trova nel proprio piatto: «Attraverso la ricezione di una notifica sul proprio smartphone, i consumatori di piatti certificati pOsti potranno conoscere la storia della ricetta che si apprestano a mangiare, in un vero e proprio racconto che li informa e li coinvolge. Informazioni specifiche, verificate dalla piattaforma pOstiChain, sulle caratteristiche e sui processi di produzione, per un consumo veramente consapevole conclude Maretto».

All’origine di pOsti c’è una visione ben precisa, che supera il singolo piatto e la specifica ricetta, per arrivare a una ricerca filologica del cibo: con il supporto scientifico di Insor(Istituto nazionale di sociologia rurale) la startup ha avviato uno studio sulle ricette tipiche regionali ricostruendo le origini e l’evoluzione del piatto, scoprendo curiosità e aneddoti, quali sono materie prime e modalità di preparazione.

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di Irene Caltabiano

 

 

 

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Non solo YouTube: per gestire i propri fan arriva Zerogrado

Basta digitare qualsiasi parola.

youtube-10Un solo termine perchè si apra un mondo di contenuti. Ma, nel calderone  YouTube, è spesso facile confondersi. E il rapporto tra un professionista, che possa essere un cantante, uno youtuber, un inflencer e il suo pubblico, non è così diretto. Nasce dunque la necessità di studiare e capire come piattaforme simili possano essere sfruttare per "diminuire le distanze". Come riuscire dunque a controllare, mantenere ma soprattutto alimentare la propria schiera di fan sul web?

Reach, engage and monetize

zero-gradoZerogrado è una nuova piattaforma, pensata principalmente per incrementare i rapporti tra creatori e fruitori di contenuti. Raggiungere a uno a uno i propri fan, aumentare il coinvolgimento e accrescere il proprio business.

Funziona in cloud, sfruttando il potenziale delle principali piattaforme di messaggistica istantanea, quali Facebook Messenger o WeChat, consentendo al creatore di contenuti e agli youtuber di lanciare nuove e più elevate forme di coinvolgimento e interazione con la propria audience.

 

Come?

fedez-11L'obiettivo principale è riuscire a trasformare semplici utenti in fan, innescando dinamiche di gamification. Si possono ad esempio inserire quiz ad hoc: ad un maggior numero di risposte esatte si stabiliscono premi che restano comunque a discrezione dello youtuber. Merchandise, incontri, eventi o fruizione di contenuti premium.  Il 97% del pubblico viene così raggiunto in tempo reale, aumentando di 20 volte il tasso di partecipazione rispetto a quello dei social media tradizionali.

La startup di Treviso ha sedotto imprenditori digitali quali Fedez, Marco Francirosa,  fondatore di Next14, e Marco Ferrari, fondatore di Trovaprezzi. Zerogrado ha inoltre già raccolto finanziamenti per 1,3 milioni di euro.

Il futuro è nel live

concerto-liveCon la crisi delle case discografiche, la maggioranza degli artisti ha dovuto virare sull'incremento dell'esperienza live. Strategia che, certamente, ha avuto i suoi vantaggi, proprio puntando su esperienze più immersive e che avvicinassero il pubblico all'artista.

Anche Vladimiro Mazzotti, creatore di Zerogrado, è dello stesso parere. «Il futuro dei video online» è «un’onda inarrestabile formata da miliardi di visualizzazioni che si sta sempre più spostando nella direzione del live, fenomeno in cui non è più l’estetica dell’immagine o l’originalità dei contenuti ad attrarre ma la sua assoluta “verità”».

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di Irene Caltabiano


 

 

 

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