Vi capita mai di essere tristi, annoiati e ritrovarvi davanti al frigorifero aperto senza neppure accorgervi?
Mai capitata una delusione d’amore e esservi trovati poco dopo davanti alla tv, magari a guardare «Ghost» e mangiare un intero barattolino di gelato?
Vi è mai successo di mangiare, mangiare e ancora mangiare per sentirvi meglio?
Beh, sapete a che cosa state andando incontro? Ad un’abbuffata compulsiva. Sgradevole suono, per non parlare delle conseguenze.
Quando si verifica l’abbuffata compulsiva sono presenti i seguenti elementi:
1. sensazioni: i primi momenti in cui viene assimilato compulsivamente il cibo, sono piacevoli. Credete che queste sensazioni durino a lungo? Beh, vi sbagliate! Segue infatti una sensazione di disagio e poi ribrezzo, ma non si riesce a smettere;
2. velocità nel’assumere cibo: le persone affette da questa compulsività, mangiano a velocità doppia di chi non ne è «affetto». Molto spesso, chi ha questo disturbo, si riempie la bocca e mastica raramente, mentre altri bevono molto per far andare giù il super-boccone;
3. senso di agitazione: molto spesso chi ne soffre , mentre mangia gironzola per casa, disperata. Altri- nel peggiore dei casi- arrivano a rubare al supermercato, ma anche a ingurgitare cibo che altri hanno scartato. Questo shopping compulsivo di cibarie, spaventa anche la gente affetta da tale disturbo, tanto che questa si ferma magari in svariati negozi per non destare sospetti. Ma il rientro a casa è confermato dal prosciugamento delle finanze, perciò: addio spesa folle;
4. alterato stato di coscienza: chi è affetto da tale disturbo, spesso, afferma di essere come in trance e ciò si verifica già al mattino al momento della sveglia: se è stato detto qualcosa che non è piaciuto e se la persona è già triste, l’unica preoccupazione è mangiare! Molti riferiscono che quando si trovano in questo stato, sono sudati, accaldati e con la mente vuota. Si «fiondano» su qualsiasi cosa commestibile e mangiano molto velocemente. Senza accorgersene. Senza neppure sedersi, magari leggendo un giornale o guardando la tv. Questo comportamento fa sì che la persona non pensi a quello che sta causando a se stessa;
5. segretezza: l’abbuffata compulsiva avviene in segreto. La tecnica più usata è quella di mangiare normalmente quando sono presenti altre persone per poi abbuffarsi, nella solitudine della propria abitazione;
6. perdita di controllo: questa caratteristica varia da persona a persona. Per alcune il tutto si verifica in modo graduale, mentre altre sentono di perdere il controllo prima di cominciare a mangiare, per altre ancora avviene all’improvviso.
I cibi che vengono assunti più spesso, sono quelli ipercalorici. I principali antecedenti all’abbuffata compulsiva possono essere noia, solitudine, depressione, ansia, autosvalutazione e anche una probabile dieta o comunque restrizione alimentare.
Questo disturbo alimentare incontrollato, è molto interessante per gli studi neuropsicologici in quanto connesso con il tema delle dipendenze.