Sui social network e numerosi siti web stanno spuntando come funghi post e commenti che raccomandano di non vaccinare i bambini, neanche contro temibili malattie quali la poliomielite, la difterite, il tetano.
A fine giugno, in Spagna, un bambino ha perso la vita a causa della difterite. I genitori del piccolo, suggestionati dai gruppi anti-vaccini, non hanno vaccinato il figlio, ritenendo così di proteggerlo dai presunti effetti collaterali delle vaccinazioni.
Questi incoscienti non solo danneggiano la salute dei propri figli, ma anche quella degli altri. Chi non vaccina motiva la propria scelta con il fatto che i vaccini sarebbero causa di autismo (anche se non vi sono studi scientifici a provarlo), che ormai le malattie per cui si vaccina sono quasi debellate (grazie ai vaccini), e che i vaccini siano una mera fonte di guadagno per le case farmaceutiche.
Ora, Internet è uno strumento potentissimo, ma bisogna saperlo utilizzare. NON bisogna credere a tutto quello che si legge, e soprattutto bisogna cercare di verificare sempre le fonti. Una pubblicazione scientifica sarà sicuramente una fonte più autorevole di un blog sull’omeopatia. Davvero vogliamo rischiare che un bambino contragga una malattia di cui si moriva nell’Ottocento perché forse il vaccino, secondo qualcuno, potrebbe avere qualche effetto collaterale? Insomma, ognuno faccia il proprio lavoro. Grazie a queste pericolose tendenze si rischia di VANIFICARE l’enorme sforzo fatto nel secolo scorso per evitare di morire a causa di orribili malattie in maniera dolorosa e penosa, magari in solitudine, per evitare di contagiare altre persone.
Qualcuno si ricorda dei polmoni d’acciaio? La poliomielite, nei casi più gravi, causava addirittura la paralisi del diaframma, costringendo le persone a vivere mesi, se non anni, all’interno di quegli inquietanti macchinari che respiravano per loro.
Non stiamo parlando del vaccino anti-influenzale, stiamo parlando di vaccini che hanno salvato milioni di bambini da una fine orrenda. Credere alle bufale sulle scie chimiche è un conto, ma non vaccinare un bambino perché ci si è lasciati influenzare dal blog di chicchessia è grave. Converrebbe rispolverare un po’ i libri di storia, e soffermarsi sulle pestilenze che hanno decimato la popolazione nel corso dei secoli.
Forse qualcuno, me lo auguro, rinsavirà.
Vale