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Crittografia: la password non è l'unica custode del vostro pc

Attenti a quel pc!

crittografia-1Nella sfortunata ipotesi in cui il vostro caro personal computer venga hackerato o rubato, il dramma non sarebbe certo perdere i soldi con cui l’avete acquistato.

Dentro i laptop ormai c'è praticamente la nostra vita. E se pensate che basti una password per fermare un hacker, beh, decisamente vi sbagliate.

 Se non si può entrare direttamente nel pc tramite il log in tradizionale, il malintenzionato in questione troverà mille altri modi per copiare, sfruttare o eliminare i vostri file.

Inoltre, i più bravi possono comunque riuscire a resettare la password e avere accesso alle mail e a tutta un’altra serie di informazioni personali.

Per fortuna, esiste la crittografia, àncora di salvataggio della nostra privacy. Se i vostri dati sono crittografati tutto ciò che vedrà il ladro sarà un incredibile caos di informazioni, impossibile da decifrare.

Oggi voglio condividere con voi l'unica soluzione per proteggere il pc a parte le password, descritta in un interessante articolo di Whitson Gordon, giornalista del New York Times.

Criptare i dati del pc

criptare-pcCome faccio? Niente di difficile: oscurare file e impostazioni presenti sul computerè più facile di ciò che sembra. Basteranno giusto un paio di minuti.

Se avete un computer Windows, potete sfruttare una serie di opzioni. Quella più facile è andare su Settings »Sistema»About per giungere direttamente alla voce Crittografia del mezzo. Per questa operazione è necessario avere un account Microsoft ufficiale; ma è certamente il metodo migliore per proteggere i propri dati.

Esistono anche diversi tool per permettere di crittografare il pc. Ad esempio Bit Locker, disponibile solo per le versioni professionali di Windows , a pagamento ( solo 0,99 dollari) ma molto facile da installare.

 Una volta scaricato basta andare su Pannello di controllo» Sicurezza e Sistema e infine Manage Bitlocker. Non resta altro da fare che attivare il tool seguendo i passaggi per creare la password che permetterà di mantenere la vostra privacy.

 

Ovviamente si deve essere certi di conservare la parola chiave in un posto sicuro (che, mi raccomando, non deve essere il computer stesso) in caso qualcosa andasse storto.

Se neanche quest’opzione dovesse essere disponibile esiste VeraCrypt, programma gratis per criptare il tuo hard drive, che richiede la password all’apertura del pc.

 Crittografare un Mac

crittografia-macSui computer di casa Apple risulta invece molto più facile compiere quest’operazione. Tutti i nuovi modelli  hanno una configurazione chiamata FileVault che cripta l’intero sistema.

Basta aprire le preferenze, cliccare su Security e Privacy e selezionare la tabella del FileVault per creare una password e cominciare il processo “criptico”.

E i cellulari? Niente paura. IOs e Android hanno già al loro interno un sistema per criptare automaticamente i dati. Quindi tale operazione andrà fatta solo su pc o tablet.

Non dimenticate mai le password!

password-10La sicurezza ha un prezzo. Nello stesso modo in cui la chiave generata dai sistemi di crittografia vi protegge dall’attacco ai vostri dati potrebbe difendervi… da voi stessi. È infatti impossibile accedere al pc se dimenticate  la password o la chiave di recupero.

Perciò se siete smemorati, assicuratevi di avere le parole salvate in un posto sicuro, anche se dovesse essere un pezzetto di carta rinchiuso dentro un cofanetto ( anzi, meglio se è un posto fisico).

Se si tratta del vostro pc professionale a volta è disponibile una sorta di passepartout, una master key utilizzabili su tutti i pc. Ma dovreste assicurarvene prima.

E, un consiglio che vale sempre, fare un backup dei dati anche su un altro hard drive. Oppure, si possono utilizzare servizi di Cloud come Dropbox o Drive.

E dormirete sonni più tranquilli.

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di Irene Caltabiano

 

 

 
 

 

 

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Hold, l'app che ti paga per non usare altre app

Meno usi il cellulare, più guadagni

distrazione-cellualreSituazione tipo: state studiando o lavorando con lo smartphone accanto. Provate a non guardarlo per almeno cinque minuti, staccate la connessione, lo eliminate dal vostro campo visivo, nascondete nel cassetto l'arma del delitto.

Poi però, puntualmente, eccoci a spulciare Facebook e Instagram e a perdere preziosi minuti del nostro tempo. Se qualcuno ci desse qualcosa in cambio, saremmo più motivati a resistere alla tentazione di stare appiccicati al touchscreen? Probabilmente sì. Ed è proprio su questo che si basa Hold.

Cos’è Hold?

hold-app

Semplice: un’app che ti paga per non usare app. Il suo obiettivo è semplice: premiare chi resiste a non toccare lo schermo del telefono per almeno venti minuti di seguito. 

Si rivolge soprattutto a studenti universitari per limitare le distrazioni durante le lezioni o le ore di studio. Tutto ciò che si deve fare è attivare l’app; da quel momento parte un timer: più tempo passa, più si accumulano punti. Quanti? Uno, appunto, ogni venti minuti. Il bonus accumulato servirà a comprare snack, libri su Amazon, biglietti per il cinema e ottenere anche sconti in vari ristoranti.

 

Come guadagna Hold?

hold-app-8Il mercato sul quale spendere i punti è sostanzialmente un luogo digitale dove promuovere prodotti. I marchi pagano Hold per entrarci e avere un contatto diretto con un pubblico ben definito, principalmente giovane.

Maths Mathisen (fondatore di Hold insieme a Florian Winder e Vinoth Vinaya) riferisce che proteggere gli studenti dalle distrazioni digitali è una grande sfida, considerato quanto tempo ormai gli adolescenti passano incollati al telefonino.

Il trio ha scoperto che il modo migliore per indurre le persone a mettere via i telefoni è gratificarle nell’immediato. Un po’ come Facebook e Instagram fanno con like e post.

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I riscontri

hold-app-9Hold  ha già ottenuto 1,4 milioni di dollari dagli investitori un quarto degli studenti norvegesi ha scaricato l’app nei primi tre mesi dal lancio.

Esistono già piattaforme che registrano la dipendenza da smartphone, evidenziando quanto tempo passi sul cellulare. Ma ancora nessuno aveva pensato ad un meccanismo del genere, che unisse guadagni, marketing e crecasse di far fronte a un problema reale.

Al momento Hold è attiva solo in  Scandinavia e nel Regno Unito. Ma, dato il successo immediato, è probabile che arrivi anche in altri Paesi.

D’altronde, già la consapevolezza di essere troppo dipendenti da uno schermo è un buon punto di partenza. Se poi ti ricompensano pure, perchè non provare?

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di Irene Caltabiano

 

 

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Se la web reputation ti salva vita e lavoro

Reputation is salvation

web-reputationPartiamo da un presupposto. I datori di lavoro guardano i vostri profili social. Tutti. Si parte da LinkedIn e si arriva a cavillare su Facebook, Instagram,Pinterest, Google +. Più ne avete, maggiori informazioni i super direttori o chi per loro potranno estrapolare sul vostro conto.

La web reputation è diventata sempre più importante. Ma cos’è? In poche parole, l' immagine che diamo di noi su Internet e attraverso i social.  Le aziende la utilizzano per capire la validità dei loro competitor ma, se si parla al singolare, per capire che tipo di persona potrebbero trovarsi davanti se si tratta di assumere un nuovo dipendente.

L’immagine pubblica infatti, nell’era del web 2.0, passa attraverso i social, diventando automaticamente una carta di presentazione anche sul piano reale. Qualcuno potrebbe protestare e non essere d'accordo, ma tant’è…

I dati analizzati riguardano dichiarazioni online, commenti, foto ma anche eventi e progetti che si condividono. Dunque se devi essere assunta/o come educatrice/educatore quel link sul quanto odi i bambini forse non è proprio una gran mossa. 

Ecco alcune semplici regole da considerare per diventare i migliori promotori  di se stessi.

 

Verba manent

web-reputation-8

Educazione e rispetto anche sul web. Un commento negativo, un insulto, qualsiasi contenuto che potrebbe essere considerato in maniera poco consona o maleducata rimane pubblico. Quindi attenti a cosa diciamo e a cosa ci dicono. Nessuno garantisce che abbiamo digitato quell'osservazione in un momento di rabbia e che in realtà siamo tipi tranquilli e pacifici.

La reputazione influisce sulle decisioni degli utenti

La maggior parte di noi prima di procedere a un acquisto, che sia un Iphone, un computer o un viaggio, cerca ormai online i pareri degli altri utenti. Ecco perché oggi più che mai diventa un parametro fondamentale per il successo ricevere opinioni positive.  Se parliamo invece di personal branding, le opinioni entusiaste dei colleghi sulle vostre competenze e skills sono fondamentali.

Recuperare un’opinione

Un articolo qualsiasi una volta poteva non essere facile da recuperare, ma ora è veloce e a costo zero. Il dibattito sul diritto all'oblio è ancora in corso, ma nel dubbio conviene fare attenzione. Come sappiamo fin troppo bene, la reputazione online è difficile da scalfire.  

Curare i profili social

socialÈ importante monitorare al meglio la propria presenza sul web, valorizzando siti ufficiali e profili online. Mettere sempre in primo piano il meglio di sè, professionalità ma anche hobby, ricordando che si può agire sui contenuti da mostrare e nascondere. 

Compilate le informazioni in modo da evitare di poter essere confusi con qualcun altro. Inoltre, fate un esperimento: cercate il vostro nome su Google. I primi risultati relativi all'identità sul web dovrebbero essere indice del vostro campo di competenza.

Bisogna dunque risultare credibili e autorevoli monitorando contenuti di qualità. E vedrete che attenzione e dedizione saranno premiate.

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di Irene Caltabiano

 

 

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